Al via lo shopping di Natale, tra spese per regali, addobbi, pranzi e viaggi. Nonostante una larga fetta di italiani abbia approfittato del Black Friday per acquistare doni o decorazioni, le settimane che ci porteranno dritte verso le festività restano sempre molto calde sul fronte commercio. 

Quanti soldi per le spese di Natale

Secondo un’analisi di Coldiretti, sulla base della Xmas Survey della Deloitte, le famiglie italiane destineranno 221 euro per lo shopping natalizio con un aumento del 2% rispetto all’anno scorso.

Con l’avvio dei mercatini di Natale in molte città italiane, l’indagine ha rivelato che rispetto alla media europea, gli italiani destineranno più di 193 euro a famiglia. I più spendaccioni sono gli inglesi con 336 euro a famiglia a disposizione mentre gli olandesi sono quelli che spendono meno con circa 122 euro. 

Che cosa si compra, i regali gettonati

Rispetto al passato, in cui si magari si tendeva ad acquistare regali inutili, la spesa di quest’anno è incentrata maggiormente su oggetti da poter utilizzare. Tra i regali più gettonati troviamo vestiti, soldi, scarpe, libri, prodotti di bellezza, enogastronomia e prodotti alimentari tradizionali, in particolare, come ha sottolineato Coldiretti, prodotti Made in Italy anche per aiutare l’economia nazionale e per contribuire alla ripresa del lavoro. 

Secondo un rapporto di rapporto di Confcommercio, invece, gli italiani, per i regali di Natale, spenderanno 169 euro, il 30,7% in meno rispetto al 2009. In totale, guardando sempre ai dati di 10 anni fa, mentre nel 2009 la spesa per i regali aveva totalizzato la cifra di 13,1 miliardi, quest’anno si parla di 8,9 miliardi. “Le famiglie italiane ancora scontano gli effetti della crisi che ha causato una perdita di reddito e di ricchezza e una nota marcata di sfiducia. Ciononostante le famiglie italiane continuano a mostrare, grazie al fatto che l’Iva non è aumentata e a una leggera crescita della tredicesima, una inaspettata vitalità nei consumi a dicembre”, ha  detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.

Rispetto al 2018 la spesa per i regali rimane pressoché identica, e secondo Sangalli è necessario “sostenere la domanda interna, che da sola vale l’80% del Pil e per farlo l’unica via è ridurre le tasse”.

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