Se l’inflazione in Italia è già salita ai massimi dal 2012, i rincari per le bollette di luce e gas non sarebbero affatto finiti. D’altronde, l’inverno deve ancora arrivare e gli esperti temono che in Europa sarà più freddo della media stagionale. Ad ogni modo, questa settimana sono arrivate cattive notizie per i consumatori del Vecchio Continente. Anzitutto, le autorità tedesche hanno sospeso il rilascio delle autorizzazioni per il gasdotto Nord Stream 2 in Germania. Prima, la società che lo gestisce sul territorio tedesco dovranno adottare una delle forme societarie previste dal diritto federale.

Secondo le previsioni, se ne parlerebbe solo nella seconda metà dell’anno prossimo.

Insomma, svanite le speranze di forniture di gas supplementari dalla Russia all’Europa già durante questo inverno. Il gasdotto avrebbe una capacità di 55 miliardi di metri cubi all’anno, praticamente più dei consumi di Spagna e Polonia messe insieme. A causa di questa notizia, il prezzo del gas è salito sopra 93,50 euro per MWh, segnando un rialzo del 27,5% in un paio di sedute.

Rincari bollette fino a 1.000 euro a persona

Non è il solo boom ad essere avvenuto sui mercati europei. Il prezzo di una tonnellate di CO2 è esploso anch’esso di quasi il 20%, portandosi sopra 67 euro. Parliamo degli scambi realizzati attraverso l’European Trading System, il sistema di aste per lo scambio di emissioni inquinanti tra soggetti privati. In pratica, le migliaia di società europee costrette ad acquistare i diritti per superare i livelli di inquinamento loro assegnati si ritrovano a spendere ai massimi storici per farlo. Chiaramente, questi aggravi si trasferiscono sui prezzi al consumo di beni e servizi.

E il petrolio non si smuove dal range di 80-85 dollari per ogni barile di Brent. Resta in rialzo del 60% quest’anno e ai massimi da tre anni a questa parte. Dovete pensare che sulla base dei consumi dello scorso anno, l’Italia arriverebbe a spendere 63 miliardi di euro in più per importare gas naturale dall’estero a questi prezzi.

Gli aggravi annuali ammonterebbero a oltre 1.000 euro a persona, circa 2.500 euro a famiglia. Cifre mostruosamente elevate, contro le quali le misure approntate dal governo per 3 miliardi sarebbero una goccia nel mare. In parte, utilizzeremo gli stoccaggi per fronteggiare gli aggravi, anche se i livelli delle scorte non potranno scendere al di sotto di certi limiti per ragioni di sicurezza nazionale. L’inverno sarà probabilmente freddo, ma di certo salato.

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