E anche Massimiliano Mirabelli è stato licenziato dal Milan da direttore sportivo, ponendo fine a 15 mesi di lavoro alle dipendenze del club rossonero. Si era distinto per i 230 milioni di euro spesi nell’estate scorsa con un ricco calciomercato, al quale non sono corrisposti minimamente i risultati sul campo, devastando quelli finanziari. Sabato scorso, il benservito era spettato all’ex ad Marco Fassone, altro volto della mini-era cinese, travolta dall’incompetenza della stessa proprietà squattrinata. Con Elliott al comando, tutto cambia.

E il tecnico brasiliano Leonardo, richiamato dalla società, ha subito avviato le trattative con Giuseppe Marotta, ad della Juventus, al fine di portare a Milanello niente di meno che Gonzalo Higuain, l’attaccante bianconero, già Real Madrid e Napoli, che dopo l’acquisto di Cristiano Ronaldo, sembra destinato a non avere alcun ruolo nella rosa di Massimiliano Allegri.

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E questo calciomercato estivo, che fino a poche settimane fa s’immaginava da sbadiglio, non cessa, invece, di regalare sorprese ed emozioni ai tifosi dei grandi club italiani. Leonardo Bonucci, il difensore centrale del Milan, avrebbe chiesto di tornare a indossare la maglia bianconera. Si tratta di un rumor clamoroso, anche perché il 31-enne era partito da Torino solamente un anno fa e tra le polemiche (celebre il suo “sposto gli equilibri”), legate all’increscioso episodio che lo avrebbe visto protagonista negli spogliatoi tra il primo e il secondo tempo della finale di Champions League contro il Real Madrid, quando pare che fu artefice di una litigata con i compagni di squadra, devastante per le conseguenze che ebbe sull’esito di quella partita.

Ad ogni modo, se il Pipita andasse a Milano e Bonucci tornasse a Torino, quali sarebbe l’impatto sui conti delle due squadre? Per capirlo, partiamo dalle valutazioni attendibili sui prezzi di entrambi i cartellini.

L’argentino verrebbe stimato in 60 milioni di euro o poco meno, mentre l’italiano tra 35 e 40 milioni. Per ragioni di bilancio, come vedremo subito, Juve e Milan non intendono smuoversi granché rispetto a queste cifre. Nell’estate 2016, Marotta strappò Higuain ad Aurelio De Laurentiis per un costo complessivo di 91,3 milioni. Al giocatore fu offerto un contratto quinquennale, che scadrà, dunque, nel 2021. Ciò significa che il costo sarà ammortizzato interamente in 5 esercizi, ovvero per la quota di quasi 18,3 milioni a esercizio. Considerando che l’acquisto è stato già ammortizzato per i due quinti, il valore residuo di Higuain a bilancio è oggi di 54,8 milioni. Se la Juve lo vendesse a meno di tale prezzo, dovrebbe registrare una minusvalenza; per valori superiori, segnerà una plusvalenza.

L’impatto sui conti dei due club

Dunque, 55 milioni sarebbe la base di partenza su cui trattare con il Milan e quasi certamente Marotta non accetterà di scendere sotto nemmeno di 1 euro. E Bonucci? Fu acquistato dal Milan solo un anno fa per ben 42 milioni. Anch’egli firmò un contratto di 5 anni, per cui il suo costo risulta ammortizzato a bilancio per 8,4 milioni. Il valore residuale del difensore si attesta così a 33,6 milioni. Se il Milan lo vendesse per meno, registrerebbe una minusvalenza, per cifre superiori una plusvalenza. Il valore di mercato di Bonucci sarebbe nell’ordine dei 35 milioni e questa sarebbe presumibilmente la cifra di partenza per trattare il ritorno in maglia bianconera.

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Supponiamo, quindi, che Higuain diventasse attaccante rossonero per 55 milioni e che Bonucci compisse il tragitto opposto per 35 milioni. Nessuno dei due club iscriverebbe a bilancio perdite o plusvalenze. Anzi, il Milan lo farebbe per poco più di 1 milione di euro; bazzecole. Ma gli effetti sui bilanci non finirebbero con questo ragionamento.

Il costo di acquisto di entrambi i calciatori dovrebbe essere spalmato contabilmente per gli anni contrattualmente siglati. Per ipotesi, immaginiamo che firmino per 4 anni (entrambi i giocatori hanno 31 anni di età). A quel punto, la Juve si troverebbe ad ammortizzare 8,75 milioni all’anno e il Milan 13,75 milioni. Considerato che oggi ammortizzano rispettivamente per gli stessi giocatori in via di cessione 18,3 e 8,4 milioni, ne deduciamo agevolmente che i conti bianconeri saranno gravati da 5 milioni in meno di ammortamenti, quelli rossoneri da 5 milioni in più.

Fatta la differenza tra i prezzi di cessione, Andrea Agnelli incasserebbe dallo scambio sui 20 milioni, cifra che Elliott dovrebbe sborsare. Il beneficio complessivo per Torino sarebbe nell’ordine dei 25 milioni di euro, tenendo conto dei minori ammortamenti, per cui alla Juve l’operazione Higuain servirebbe per contribuire a coprire il costo monstre dell’affare CR7, anche se per soli 5 milioni, mentre i restanti 20 sarebbero liquidità a disposizione della dirigenza bianconera. Al contrario, il Milan si ritroverebbe a stare attento alle altre operazioni di acquisto/cessione, essendo sotto lo stretto monitoraggio della UEFA per avere infranto le regole del “fair play” finanziario. Non è finita. Resta il nodo ingaggi. Sia Higuain che Bonucci percepiscono oggi 7,5 milioni di euro netti a stagione, che al lordo delle tasse pesano sulle squadre per circa 13,7 milioni. Di fatto, possibile che sia l’argentino che l’azzurro accettino stipendi in linea con quelli già percepiti, nonostante entrambi avrebbero offerte alternative rispettivamente da Chelsea e Paris-Saint-Germain.

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