Lo spread torna a farsi sentire, ma non quello tra i nostri titoli di stato e i benchmark tedeschi, bensì il differenziale di rendimento tra i BTp e i Bonos spagnoli.

E’ accaduto ieri che per la prima volta dall’aprile del 2012, i titoli a 10 anni di Madrid e quelli italiani hanno reso allo stesso livello, annullando il gap che fino a qualche mese fa era finanche di 70 punti base in favore dell’Italia. La tendenza all’avvicinamento si era mostrata da qualche settimana e nelle ultime sedute, lo spread BTp-Bonos sul mercato secondario era sceso sotto i 10 bp.

Ieri, l’azzeramento di tale differenziale. Per i mercati, Roma e Madrid sono uguali. I decennali di entrambi rendevano a fine seduta appena sopra il 4,5% e lo spread con i BUnd tedeschi si attestava a 252 bp.

Vale la pena di chiedersi se questo trend rifletta i fondamentali delle due economie o se si tratti di pura psicologia degli investitori.

 

Debito pubblico Italia vs debito pubblico Spagna

La Spagna ha un debito pubblico al 92% del pil contro il 130% dell’Italia. Ma il nostro Paese è uscito a maggio dalla procedura d’infrazione UE per deficit eccessivo e anche quest’anno dovrebbe riuscire a contere il suo disavanzo fiscale entro i limiti del 3%, mentre Madrid potrebbe avere un livello di deficit anche doppio.

 

Pil Italia vs Pil Spagna

Il pil risulta in calo in entrambi i paesi, sebbene Madrid mostri una recessione appena più contenuta di quella italiana per quest’anno e in ogni caso gli spagnoli hanno perso dal 2008 ad oggi meno pil di noi. Resta il fatto, però, che in Spagna il rapporto tra debito e pil è sostanzialmente raddoppiato, mentre in Italia è cresciuto di circa il 25%, pur partendo da livelli molto più alti. In pratica, Madrid ha registrato un peggioramento ben più grave dell’Italia, che dopo la Svezia, invece, è stato il paese della UE con la dinamica più virtuosa.

Altro elemento di differenza: le banche. La Spagna ha ottenuto alla fine di giugno del 2012 un pacchetto di aiuti fino a 100 miliardi di euro per le sue banche, travolte dall’esplosione della bolla immobiliare. I valori delle case, ad esempio, sono crollati del 40% in cinque anni, quasi il doppio che in Italia, dove gli istituti non hanno mai seriamente rischiato il collasso.

 

Disoccupazione Italia vs disoccupazione Spagna

Infine, la disoccupazione. Per quanto il dato non faccia specie per i mercati, in Spagna risulta senza un lavoro circa il 26% della popolazione attiva, quando in Italia siamo al 12%. Anche in questo caso, la dimostrazione che l’economia iberica poggerebbe su basi meno solide di quelle italiane.

 

Spread Italia Spagna: il peso dell’incertezza politica

E allora come mai il mercato non starebbe scontando tali differenze? Semplice. In Spagna, c’è un governo di legislatura e che gode, stando ai sondaggi, del consenso dell maggioranza relativa degli spagnoli. In Italia, non solo la prospettiva del governo Letta è quasi inesistente (le larghe intese potrebbero cessare ufficialmente anche tra poche ore), ma si rischia di tornare alle urne con la stessa legge elettorale di febbraio. Peccato che proprio il governo Letta fosse nato per cercare, anzitutto, di mettere mano alle regole del gioco, creando le condizioni per una maggiore stabilità politica.

 

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Ancora una volta, l’Italia si mostrerebbe inaffidabile agli occhi degli investitori. Già oggi potremmo avere un primo assaggio della reazione di questi ultimi, essendo prevista in mattinata un’asta di BoT per 11,5 miliardi di euro, dall’importo abbastanza impegnativo.