Come cambiano gli stipendi dei dipendenti delle grandi aziende della Silicon Valley? Parliamo ovviamente di grandi realtà come Facebook, Google, Twitter, Tesla e compagnia bella. Anche se non si direbbe gli stipendi non sono tutti uguali. I dati arrivano da «Wired», che ha considerato la mediana degli stipendi ossia un valore che suddivide a metà la cifra di chi percepisce uno stipendio più basso rispetto ai dipendenti che hanno invece uno stipendio alto. Proprio il valore considerato dalla celebre rivista apre degli scenari piuttosto inaspettati in merito agli stipendi degli impiegati della Silicon Valley.

Quanto guadagnano i dipendenti delle aziende big della Silicon Valley?

A fare da apripista, anche considerando il nome che porta, lasciando i guai dovuti al recente scandalo Cambridge Analytica, è Facebook la più generosa con i dipendenti che mediamente guadagnano 240mila dollari seguita da Google, dove i collaboratori possono vantare uno stipendio mediano di 197.274 dollari. Non se la passano male neppure quelli di Twitter 161.860. Ecco, il podio si ferma qui. Sono queste le tre grandi aziende che pagano di più i collaboratori. C’è infatti un grande buco che le separa da Ibm dove la media è di 54.491 dollari, Tesla con 54.816 e Amazon, la più parsimoniosa, qui i dipendenti mediamente portano a casa 28.446 dollari. A conti fatti le più chiacchierate ossia Tesla e Amazon, soprattutto per le idee innovative e stravaganti dei loro patron, sono anche quelle dove gli stipendi sembrano più bassi. In mezzo ci sono poi altre realtà come Intel con 102.100 dollari e Nvidia con 147.640 dollari.

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Differenti modelli di business

Spiegate anche le motivazioni della differenza analizzata. Mentre i dipendenti di Amazon considerati sono anche addetti al magazzino o comunque personale che lavora nei centri di distribuzione per cui la paga oraria negli Usa è di circa 15 dollari all’ora, per realtà come Facebook sono stati considerati anche ingegneri del software che nella Silicon Valley sono pagati molto bene.

Anche per Tesla si tratta di una buona fetta di dipendenti operai addetti alla produzione che lavorano fuori dai confini americani. Insomma, anche il modello di business influisce ma resta il fatto che a livello “mediano” chi lavora per Facebook arriva a percepire cifre niente male. 

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