“Mes que un club” (“Più di un club”) recita il motto del Barcellona. Invece, più che un calciatore è per la società blaugrana Lionel Messi, che da anni figura in prima posizione nel mondo del calcio per stipendio netto percepito. Un anno fa, la rottura evitata per un soffio, anzi tramite le minacce dei legali fatte pervenire all’attaccante argentino. Invece, l’estate 2021 sembra aver preso tutta un’altra piega per le parti.

Sarà che Messi sia di buon umore dopo la Coppa America vinta dalla sua Argentina contro il Brasile, avversario storico.

Sarà anche che il rinnovo del contratto proposto e (pare) accettato da Messi contenga condizioni fin troppo allettanti per lasciarselo sfuggire. Per non parlare del fatto che alla presidenza della società non vi sia più l’odiato Josep Bartomeu, ma l’amico Joan Laporta. Fatto sta che l’amore tra Messi e il Barcellona non volge al termine neppure stavolta.

I blaugrana hanno offerto all’argentino altri 5 anni di contratto fino al giugno 2026. Per allora, Messi avrà 39 anni e avrà trascorso in Catalogna ben 26 anni. Sono ormai più unici che rari i casi di questo tipo nel panorama calcistico internazionale. Ma il rinnovo prevede uno stipendio dimezzato: dai 70-75 milioni di euro netti a stagione incassati fino al 30 giugno scorso si scenderebbe a 40 milioni. Del resto, di più il Barcellona non potrebbe fare. La Liga pretende che il suo rapporto tra stipendi e fatturato scenda a non oltre il 70% dal 74% della stagione 2019-2020.

Il trucco sullo stipendio di Messi

Il Barcellona è oberato da debiti per 1,2 miliardi (dato al 31 dicembre 2020) e ha visto scendere il fatturato dai 990 milioni della stagione 2018/2019 agli 855 milioni del 2019/2020. Dunque, Messi ha dovuto accettare quasi un dimezzamento dello stipendio per rimanere nella rosa. Detto tra noi, in tempi di Covid una società di calcio che avrebbe offerto a Messi più di 40 milioni netti non si sarebbe trovata, a meno di non optare per campionati minori in Asia.

Ma ecco il trucco trovato dalle parti per aggirare il tetto agli stipendi e consentire all’argentino di continuare a godere nella sostanza di uno stipendio quasi inalterato. Quasi certamente, Messi non resterà al Barcellona fino al 2026, ma partirà tra 2-3 anni per volare con ogni probabilità negli USA. In quel caso, continuerebbe a percepire ugualmente lo stipendio per le stagioni rimanenti, ma in qualità di sponsor della società. Dunque, giocherà con la maglia blaugrana per metà del tempo del rinnovo teorico e percepirà tutte le retribuzioni concordate, alle quali chiaramente si aggiungerebbero quelle elargite dalla nuova società. Infine, dimezzata la clausola rescissoria da 700 a 350 milioni. E il Barça si assicura così contratti pubblicitari preziosi, tra cui i 55 milioni pagati da Rakuten per comparire come sponsor sulla maglia.

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