E alla fine la Roma non ce l’ha fatta, nonostante abbia ancora una volta sfiorato l’impresa, battendo ieri sera il Liverpool in casa per 4 reti a 2, ma mancando la qualificazione per la finale di Champions League a Kiev contro il Real Madrid. Lo stadio Olimpico era gremito, in festa e la delusione per il risultato non ha potuto oscurare il successo che la manifestazione sportiva ha riscosso ai botteghini: incassi record per oltre 5,5 milioni di euro per i 63.000 tifosi, di cui 5.000 inglesi, accorsi ad assistere a una delle gare più importanti della stagione in Europa.

Si è trattato della più alta cifra mai incassata per una singola partita da una squadra italiana, superando così il precedente record di appena 4 giorni prima, che era stato segnato a Milano per il cosiddetto “derby d’Italia” tra Inter e Juventus. In quell’occasione, gli incassi erano stati pari a 5,3 milioni di euro.

Stadi Serie A sempre più pieni di tifosi con corsa scudetto aperta

E sempre a Milano risaliva il precedente record, che si era registrato nell’ottobre scorso per il derby tra Inter e Milan con incassi di quasi 4,9 milioni. Alla gara di ritorno di aprile, Milan-Inter ha fatto segnare 4,2 milioni di entrate al San Siro, che non è stato un record, ma si è attestato comunque al settimo posto tra gli incassi più alti di sempre realizzati negli stadi italiani. Dunque, nella top 10 dei record abbiamo ben 4 gare della stagione in corso, mentre altre 4 gare risalgono alla stagione passata. Per chi paventa il rischio di stadi sempre più vuoti, quindi, non poteva esservi risposta più chiara.

Crescono i tifosi negli stadi

E gli spettatori agli stadi per la Serie A sono in crescita, particolarmente a Milano, dove le ambizioni iniziali dei due club cittadini – Inter e Milan – hanno spinto la campagna abbonamenti e riempito gli spalti.

In generale, la stagione 2017/2018 ha attirato quasi il 10% in più di tifosi allo stadio, forse anche per la maggiore contendibilità dello scudetto, praticamente ancora oggi in bilico, per quanto i bianconeri sembrano avviati a conquistarlo per il settimo anno consecutivo. Un segnale importante per le società in un momento delicato sul fronte dei diritti televisivi, che restano non assegnati per via della diatriba giudiziaria in corso tra Sky e Mediapro, la quale potrebbe sbloccarsi proprio con la decisione di domani del tribunale.

Certo, compensare gli eventuali ammanchi dei diritti con la crescita dei tifosi allo stadio non sarà operazione semplice, considerato che le grandi squadre italiane registrano incassi dalla vendita dei biglietti notevolmente più bassi delle concorrenti europee. La Juventus, ad esempio, prima in Italia con quasi 58 milioni nella stagione 2016/2017, è lontanissima dagli oltre 137 milioni del Barcellona o dai quasi 136,5 milioni del Real Madrid, vicinissima semmai al Borussia Dortmund con 58,6 milioni. Molto più in basso le altre grandi della Serie A, con Inter a quota 28,4, Milan 25,4 e Napoli 19,4 milioni.

I rossoneri quest’anno, però, puntano ai 45,5 milioni di incassi dalla biglietteria, grazie alla partecipazione all’Europa League. Le 7 gare disputate per quest’ultima hanno reso 7,9 milioni, mentre complessivamente le gare di Serie A sono state seguite al San Siro da quasi 130.000 tifosi in più rispetto all’intera stagione passata, quando mancano 3 gare alla fine. Con questi numeri, dovremmo immaginare incassi per circa 5 milioni in più su base annua. E mercoledì prossimo c’è la Coppa Italia contro la Juventus a Roma. Chi vince incassa un premio di 5 milioni, chi perde si dovrà “accontentare” di 3,5 milioni. Ed entrambe le squadre si divideranno in parti uguali il 90% dell’incasso allo stadio, il restante 10% andrà alla Lega di Serie A. Considerando che lo scorso anno sono stati incassati 3,5 milioni, dalla vendita dei biglietti Juve e Milan potranno attendersi qualcosa come almeno 1,5 milioni a testa.

Grasso che cola per la squadra di Marco Fassone, alle prese con un debito da 165 milioni e sanzioni UEFA in arrivo per il mancato rispetto delle regole sul fair play finanziario. Non dite che i tifosi si siano impoltroniti davanti alle pay tv, chiedono semmai un calcio meno noioso.

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