Il business dell’acqua minerale è un affare ma forse non per lo Stato. Secondo il rapporto tematico del Mef sulle concessioni relative alle acque minerali e termali, per ogni euro speso per i canoni di concessione dalle società dell’imbottigliamento i ricavi sono stati di 191,35 euro mentre il guadagno totale per le PA è stato di 18,4 milioni ossia lo 0,68% del fatturato riferito alle grandi società dell’imbottigliamento.

Il business dell’acqua minerale ma le Pa quanto ci guadagnano?

Il rapporto, pubblicato dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia, evidenzia insomma che l’acqua minerale continua ad essere un grande affare per i colossi.

In base alle 295 concessioni censite e rilasciate a 194 concessionari per l’acqua minerale e 489 per le acque termali a 418 concessionari i dati rilevano che i guadagni per le pubbliche amministrazioni ( Regioni, Province ordinarie e autonome, Comuni) sono stati di 18,4 milioni di euro, quindi ciò corrisponde ad una percentuale dello 0,68% del fatturato del settore che nel 2015 è stato di 2,7 miliardi di euro in base ai dati Mineracqua su stime Bevitalia citati dal Corriere. I dati sembrano ancora più impressionanti se si pensa che per ogni euro speso dai colossi per il canone di concessione questi hanno ottenuto ricavi di 191,35 euro. A primeggiare il Piemonte con 43 concessioni, che risulta la regione con più concessioni per l’acqua minerale mentre Veneto e Campania primeggiano per quelle termali, rispettivamente 46 e 135.

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Un giro d’affari miliardario

Già di recente, Legambiente aveva denunciato che quello dell’acqua minerale è “un giro d’affari stimato di 10 miliardi, con guadagni enormi per le aziende imbottigliatrici che continuano a pagare canoni concessionari irrisori: circa 1 millesimo di euro al litro, 250 volte meno del prezzo medio che i cittadini pagano per una bottiglia”. L’Italia, di fatto, è uno dei paesi dove il consumo di acqua minerale è alto; ci sono 260 marchi distribuiti in circa 140 stabilimenti che si occupano dell’imbottigliamento di 14 miliardi di litri necessari per garantire i consumi annui.

L’Italia insomma vanta un business miliardario per quanto riguarda l’acqua minerale legata al discorso che sia controllata e migliore di quella del rubinetto. Il costo della materia prima è del tutto irrisorio per chi imbottiglia: 1 millesimo di euro per ciascun litro imbottigliato.

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