Nel 2023 viaggeremo con i taxi volanti. E’ l’eccentrica ma quanto mai reale proposta di Uber, il colosso del ride-sharing, che a Los Angeles ha presentato il progetto per trasformare i taxi del cielo in realtà. Il tutto dovrebbe avvenire in pochi anni, si parla del 2023 appunto. Dopo il treno supersonico Hyperloop di Elon Musk, che sogna di rivoluzionare il trasporto su rotaie, un altro progetto importante mira a stravolgere il mondo dei trasporti.

Che cosa sono i taxi volanti di Uber?

Sembra impossibile pensare che tra 5 anni ci muoveremo con delle macchine volanti.

E’ più corretto parlare di droni, eVtol ossia electric Vertical Takeoff and Landing, una vera e propria rivoluzione del trasporto in città; possono volare fra i 1.500 e i 3.00 metri di altezza e possono trasportare al massimo quattro passeggeri più i bagagli. Nei progetti di Uber non soltanto velocizzare il trasporto cittadino nelle grandi città dove il traffico è spesso congestionato ma anche ridurre le emissioni di gas serra. I primi test inizieranno nel 2020 in alcune città come Los Angeles, Dallas e Dubai, in questo modo i primi prototipi dovrebbero essere operativi nel 2023.

L’idea è aggregare in una piattaforma unica, Uber Air Network, i servizi di Uber. Il passeggero, grazie all’app dedicata, indicherà la propria destinazione, a quel punto un taxi Uber lo verrà a prendere per portarlo nello skyport più vicino, il passeggero poi salirà a bordo del drone che lo trasporterà verso la destinazione finale. L’intento è quello di rendere quotidiano questo modo di spostarsi rendendo appunto più fluido il trasporto e dire così addio al traffico cittadino; i droni infatti dovrebbero riuscire a percorrere anche 100 km con una carica e impiegando meno della metà del tempo rispetto a quanto si impiega oggi per raggiungere un luogo in auto ( i droni infatti viaggeranno a una velocità di 240 chilometri orari e potranno raggiungere addirittura i 320).

 “ I droni renderanno il trasporto aereo urbano una realtà a disposizione di tutti al punto che utilizzare la macchina per lunghi spostamenti diventerà irragionevole” ha detto Eric Allison, responsabile del progetto. Gli Skyport sorgeranno sopra i parcheggi degli aeroporti o in cima ai grattacieli oppure saranno costruiti nei punti strategici delle città. In futuro si pensa alla partenza di 150 droni all’ora, numero che potrebbe crescere con il perfezionamento che avverrà molto più avanti.

I modelli del futuro

Il 2023 insomma dovrebbe essere l’anno del debutto di questi droni per il trasporto dei passeggeri. Durante l’Elevate Summit di Los Angele sono stati presentati quattro modelli con motori elettrici a decollo e atterraggio verticale e sono già stati firmati accordi con enti interessati come la Nasa e l’esercito Usa. Tra questi Embraer, il Pipistrel e uberAIR che volerà a più di 1.000 piedi dal suolo alla velocità di 240-320 km/h. Si attende solo che diventino realtà, con un pensiero per i posti di lavoro visto che saranno guidati da un’intelligenza artificiale. D’altro canto per raggiungere l’aeroporto di Fiumicino, nei progetti di Uber si impiegherà soltanto 15 minuti per un prezzo di circa 48 euro mentre per andare all’aeroporto di Los Angeles ci vorranno circa 25 minuti contro 1 ora e 20 minuti attuali.

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