Pensare che i guadagni di Amazon derivino esclusivamente dalla vendita dei prodotti commercializzati nel portale online è errato. Allo stesso modo, credere che Jeff Bezos ricavi i propri profitti da Amazon.com è qualcosa non soltanto di incompleto ma, addirittura, falso. Vero, Amazon rappresenta uno dei punti di riferimento a livello mondiale per quanto riguarda il settore dell’e-commerce. Ma, al contrario di quanti molti pensano, i profitti maggiori per il colosso di Seattle non arrivano affatto dall’e-commerce. Anzi, quest’ultimo rappresenta una delle voci a bilancio che vede Bezos in perdita.

Amazon Web Services

AWS, sigla che indica Amazon Web Services, il vero valore aggiunto di Amazon. Nel solo primo trimestre 2018, il valore di redditività da parte di questa singola voce messa a bilancio è stato pari a 1,4 miliardi. Insegue, a debita distanza, la voce riguardante il profitto sulle vendite limitate al solo Nord America, pari a 1,1 miliardi. Negativo, invece, il bilancio delle attività internazionali, che è pari a -600 milioni di euro. Nel 2017, AWS ha generato guadagni per 4,33 miliardi. Sono invece 2,8 miliardi i guadagni provenienti dal Nord America. Meno 3 miliardi è, infine, il dato che arriva dalla terza e ultima voce a bilancio, corrispondente alla redditività delle attività al di fuori del Nord America.

Amazon: l’elisir di eterno successo secondo Jeff Bezos

Cosa sono gli Amazon Web Services

All’interno di AWS rientrano tutti i servizi cloud e sul web proposti da Amazon. Si va dall’attività di calcolo alla gestione di database, passando per l’elaborazione e l’analisi dei dati stessi raccolti nella fase preliminare. Sono sempre di più le aziende interessate dai servizi proposti da Amazon. La conseguenza, logica, di questo è la continua espansione del marchio Amazon nel mondo, obiettivo neanche tanto velato del colosso di Jeff Bezos, pronto a portare la sua sfida nei prossimi mesi al gigante cinese Alibaba nel mercato emergente dell’India.

Come più volte sottolineato in passato, Jeff Bezos non è tipo da accettare di essere superato da un altro concorrente. Anzi.

Leggi anche: Rivoluzione Amazon: i pacchi arriveranno dentro il bagagliaio dell’auto