Bisogna ammettere che con Virginia Raggi pensavamo di averle viste e sentite tutte. Con le scene dei cinghiali che passeggiavano allegramente per le via della Capitale avevamo già raggiunto il top. Ma ad appena un mese e mezzo dalla sua elezione a sindaco, Roberto Gualtieri ci regala una nuova perla amministrativa: il bonus netturbini. Cos’è? Roma è invasa dalla monnezza, le cui immagini fanno da mesi il giro del mondo. Un pessimo biglietto da visita per il Bel Paese. In campagna elettorale, l’allora candidato del PD aveva promesso di pulire le strade e liberarle dai rifiuti entro Natale.

Secondo l’avversario centrista Carlo Calenda, una promessa azzardata, dato che i tempi per raggiungere l’obiettivo a suo avviso sarebbero ben più lunghi: un anno! Ad ogni modo, Gualtieri ha “miracolosamente” trovato 40 milioni di euro per l’ennesima operazione “Strade Pulite”. Ma c’è un problema: i 7.000 dipendenti dell’Ama, l’azienda municipalizzata che si occupa di pulire Roma, risultano tra i più assenteisti d’Italia. Al settembre scorso, le assenze per malattia e altre cause raggiungevano il 15%, circa il triplo di un’azienda privata media e il doppio di una municipalizzata.

Peraltro, con l’obbligo del green pass i numeri sarebbero peggiorati di un buon 25%. Insomma, c’è troppa gente che si dà per malata e chiaramente non lo è. Basterebbero i controlli dell’INPS per stanare i fannulloni, ma l’ente sostiene di non avere abbastanza personale per effettuare le verifiche. Insomma, le solite robe italiote. Ed ecco che in un lampo di genio, l’ex ministro dell’Economia si è inventato il bonus netturbini: 360 euro per ciascun dipendente Ama, che tra il 22 novembre e il 9 gennaio si assenterà per malattia almeno il 10% in meno rispetto ai sei mesi precedenti al 31 ottobre scorso.

Bonus netturbini o premio produttività?

Il polverone mediatico sollevato dalla notizia ha spinto il PD a pubblicare una nota, nella quale si accusa niente di meno che Repubblica di avere diffuso una “fake news”.

Invece, le cose stanno esattamente come aveva riportato il quotidiano: bonus netturbini a quanti si assenteranno un po’ meno per malattia. Gualtieri replica alle accuse definendo la misura un “bonus produttività”. Ora, cerchiamo di capire chi abbia detto la verità. Abbiamo da un lato un’azienda con dipendenti assenteisti, a meno di credere che solo i 7.000 lavoratori dell’Ama abbiano problemi di salute o più degli altri parenti bisognosi di assistenza con la legge 104.

Il sindaco ha la necessità, anzi l’obbligo, di rimuovere la monnezza dalle strade di Roma, ma anziché punire i finti malati, finisce per premiare i malati veri e parte di quelli finti stessi. Già, perché il bonus netturbini lo intascheranno coloro che si assenteranno per malattia un po’ meno dei mesi scorsi. Come dire che se mi sono assentato troppi giorni fingendo una malattia, adesso posso permettersi semplicemente di prendermi qualche giorno in meno (per malattia vera o fasulla) e mi metterò in tasca 360 euro. Un premio per svolgere un lavoro per cui già vengo pagato. Quale sarebbe la produttività da premiare in base al ragionamento del sindaco? L’Ama gestisce la raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, per cui semmai andrebbe punita per non essere stata capace di assolvere alla sua funzione. Ma a Roma tutto gira al contrario. Anche dopo la sindaca pentastellata.

[email protected]