Nella Legge di Bilancio 2025 è entrata in vigore una grande novità che cambia radicalmente le regole. Parliamo di IRPEF, ma non in termini di aliquote o percentuali: il cambiamento riguarda le detrazioni, ovvero l’aspetto che interessa maggiormente i contribuenti.
Il meccanismo dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche è particolare, perché i contribuenti ogni anno compilano la dichiarazione dei redditi relativa all’anno precedente. Una dinamica che porta spesso a dubbi e domande, soprattutto in presenza di novità come quella di cui parliamo oggi.
A questo proposito, riportiamo un quesito di un nostro lettore che fa riferimento proprio alla nuova misura:
“Salve, ho sentito che nel 730 adesso le detrazioni sono limitate.
Al TG di oggi ho sentito che per chi ha redditi come me, sopra i 75.000 euro, le detrazioni possono arrivare a massimo 14.000 euro. Io ne ho molte di più però. Non avendo figli, che cifre potrò portare adesso in detrazione? Premetto che sto per accingermi a presentare il modello 730 e quindi volevo capire fin dove posso spingermi.”
Ecco le nuove detrazioni IRPEF 2025: cosa cambia adesso nel 730?
Come anticipato, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto una novità significativa in materia di detrazioni IRPEF per chi ha redditi elevati. Tuttavia, è importante chiarire un punto: chi, come il nostro lettore, si appresta a compilare il modello 730 nel 2025, non deve ancora tener conto di queste modifiche. Infatti, il 730 del 2025 riguarda l’anno d’imposta 2024, e dunque si applicano ancora le regole attuali.
Detto ciò, le nuove regole, pur non essendo operative per la dichiarazione in corso, sono molto rilevanti per il futuro. Il cosiddetto “riordino delle detrazioni” prevede ora limiti più severi per chi ha molte spese da scaricare, ma anche un reddito elevato.
In un contesto che include quoziente familiare, taglio del cuneo fiscale, nuove detrazioni e nuove regole, è chiaro che le variabili da considerare sono numerose.
Via libera alle nuove detrazioni IRPEF 2025, ma per il modello 730 del 2025 non cambia nulla
La riforma ha ottenuto il via libera, e per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro, le spese detraibili subiscono un taglio netto.
Nel dettaglio:
- si potranno portare in detrazione oneri e spese fino a un massimo di 14.000 euro;
- per chi ha un reddito oltre i 100.000 euro, il limite scende a 8.000 euro.
A queste soglie si applica il coefficiente familiare, che riduce ulteriormente l’importo detraibile per i contribuenti senza figli a carico:
- 0,50 per chi non ha figli;
- 0,70 con un solo figlio;
- 0,85 con due figli;
- 1 per chi ha più di due figli o almeno un figlio disabile.
Ecco alcuni esempi pratici della nuova rivisitazione delle detrazioni
Il problema principale è che, escluse le spese sanitarie, tutti gli altri oneri entreranno nel calcolo della nuova soglia. Questo significa che anche spese per ristrutturazioni edilizie, ad esempio, saranno soggette a limitazioni: se troppo elevate, verranno tagliate, come se si trattasse di una franchigia.
Facciamo un esempio concreto:
- Un contribuente con reddito da 80.000 euro e nessun figlio a carico potrà portare in detrazione al massimo 7.000 euro (14.000 × 0,50), anche se ha 20.000 euro di oneri detraibili.
- Lo stesso contribuente, ma con un reddito complessivo di 110.000 euro, potrà detrarre non più di 4.000 euro.
Dunque la riforma del sistema IRPEF 2025 non incide sul 730 che stiamo per presentare, ma rappresenta un cambio epocale per i contribuenti con redditi medio-alti. Chi ha molte spese detraibili, soprattutto in assenza di figli, dovrà rivedere le proprie strategie fiscali per gli anni a venire.