Nel contesto fiscale italiano, uno degli appuntamenti più attesi da lavoratori e pensionati è la ricezione del rimborso collegato al modello 730. Il 2025 (con riferimento all’anno d’imposta 2024) non fa eccezione e, anche per quest’anno, è fondamentale comprendere tempi, modalità e criteri attraverso i quali l’importo a credito viene restituito al contribuente. Il funzionamento del rimborso 730 dipende da alcuni fattori chiave, come la presenza o meno del sostituto d’imposta e la forma con cui viene presentata la dichiarazione.
Modalità di presentazione e loro conseguenze sul rimborso 730
Il modello 730 può essere presentato in due modalità differenti: con sostituto d’imposta o senza sostituto.
Questa scelta influisce in modo diretto sulle tempistiche e sulle modalità con cui avviene il rimborso fiscale.
Con sostituto d’imposta
Chi opta per la trasmissione del modello 730/2025 indicando un sostituto d’imposta – che sia datore di lavoro o ente pensionistico – riceverà l’eventuale credito spettante in maniera automatica nella propria retribuzione o pensione.
I dipendenti vedranno accreditata la somma già a partire dal mese di luglio. I pensionati, invece, dovranno attendere il mese di agosto o, in alcuni casi, settembre. Questo meccanismo consente una liquidazione diretta e più veloce, in quanto è il sostituto a farsi carico dell’erogazione della somma.
Senza sostituto d’imposta
Chi invece presenta il 730/2025 nella modalità “senza sostituto d’imposta” – condizione tipica, ad esempio, per chi è disoccupato o per i titolari di redditi che non prevedono un intermediario fiscale – riceverà il rimborso direttamente dall’Agenzia delle Entrate. In questo caso, l’erogazione avviene con tempistiche più dilatate.
Se il contribuente ha comunicato il proprio IBAN all’amministrazione fiscale, il rimborso viene accreditato sul conto corrente, generalmente entro un periodo di circa sei mesi dalla presentazione della dichiarazione.
In assenza di coordinate bancarie, l’Agenzia delle Entrate emette un assegno vidimato, che deve poi essere incassato. Questa modalità può allungare sensibilmente i tempi, arrivando anche a un anno.
Dove si legge l’importo spettante
Un aspetto spesso trascurato, ma fondamentale per capire quanto verrà effettivamente rimborsato, è la consultazione del prospetto di liquidazione, il cosiddetto modello 730-3. In tale documento sono contenuti tutti i calcoli effettuati dall’Agenzia delle Entrate per determinare l’esito della dichiarazione dei redditi.
Nel dettaglio:
- Rigo 163 del 730-3 indica il credito spettante per chi ha presentato il modello con sostituto d’imposta. L’importo lì riportato sarà accreditato nella busta paga o nel cedolino pensione.
- Rigo 164 del medesimo prospetto si riferisce, invece, a chi ha scelto l’opzione senza sostituto. In questo caso, è segnalato il credito che sarà rimborsato direttamente dall’Agenzia delle Entrate, nelle modalità previste.
La distinzione tra questi due righi è cruciale, poiché chiarisce non solo l’importo, ma anche il canale attraverso cui il contribuente riceverà la somma.
Termini e scadenze da rispettare
Il termine ultimo per la presentazione del Modello 730/2025 è fissato al 30 settembre 2025. Tale scadenza vale sia per il modello precompilato, disponibile sul portale dell’Agenzia delle Entrate, sia per quello ordinario, predisposto con l’assistenza di un CAF o di un professionista abilitato.
Indipendentemente dalla forma utilizzata, il rispetto della scadenza è essenziale per garantire l’elaborazione tempestiva della dichiarazione e, di conseguenza, l’eventuale rimborso nei tempi previsti.
Una domanda ricorrente riguarda l’impatto della tipologia di modello – precompilato o ordinario – sul rimborso fiscale. In realtà, le regole sopra descritte valgono in modo identico per entrambe le versioni della dichiarazione.
Velocità del rimborso 730: il ruolo dell’IBAN
Un elemento spesso sottovalutato, ma di grande impatto sulla rapidità del rimborso 730, è la comunicazione delle coordinate IBAN all’Agenzia delle Entrate. Inserire correttamente l’IBAN permette all’amministrazione di effettuare il bonifico in modo diretto e sicuro, riducendo significativamente i tempi di attesa, per fa la dichiarazione senza sostituto.
In mancanza di tale comunicazione, il rimborso può essere ritardato di diversi mesi a causa della necessità di emettere e recapitare un assegno cartaceo. Per questa ragione, è fortemente consigliato verificare con anticipo la presenza del proprio IBAN nel cassetto fiscale o comunicarlo tramite i servizi online dell’Agenzia.
Riassumendo
- Il rimborso 730 con sostituto arriva in busta paga o cedolino pensione.
- Senza sostituto, il rimborso arriva dall’Agenzia delle Entrate via bonifico o assegno.
- Il rigo 163 del 730-3 mostra l’importo rimborsato con sostituto d’imposta.
- Il rigo 164 del 730-3 indica il rimborso per chi è senza sostituto.
- L’IBAN comunicato al Fisco accelera l’accredito del rimborso sul conto corrente.
- La scadenza per inviare il 730 è il 30 settembre 2025.