Gigio Donnarumma, corsa contro il tempo di Mino Raiola: deve trovargli un club prima degli europei

L'ex portiere rossonero spera in un grande club europeo, ma per adesso le trattative appaiono in salita. E rischia un anno da disoccupato.
4 anni fa
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Donnarumma alla Juve?

L’addio al Milan è arrivato inatteso, almeno nei tempi. Le trattative con la società rossonera si sono interrotte bruscamente, quando l’accesso in Champions League sembrava aprire scenari interessanti. Invece, Gigio Donnarumma potrebbe ritrovarsi a giocare alla Juve. Questo è quanto emerge in questi giorni, stando ai retroscena riguardo a una presunta offerta inviata dal procuratore Mino Raiola alla società bianconera. L’uomo ha incontrato Pavel Nevded e pare che gli abbia chiesto una cifra di 6 milioni di euro netti all’anno per l’assistito.

Se confermata, la notizia sarebbe uno shock in casa Milan. Non perché eccessiva. Al contrario, Donnarumma alla Juve ci andrebbe con lo stesso stipendio che percepiva già. E Paolo Maldini si era mostrato disposto a un ritocco all’insù, pur non eccessivo. Secondo le ricostruzioni, l’ultima pretesa di Raiola era stata di 12 milioni netti a stagione e una super commissione per sé di 20 milioni. Circa quest’ultima cifra, però, lo stesso procuratore ha smentito.

Donnarumma alla Juve, ma non solo

Altre voci sostengono che l’accordo con la Juve sarebbe cosa fatta: 10 milioni netti per 5 stagioni. Il problema è che già Andrea Agnelli ha a libro paga Wojciech Szczesny, il quale gli costa ben 11,5 milioni lordi all’anno. Tenerli entrambi sarebbe proibitivo, specie in una fase così negativa per il calcio europeo come questa. O i bianconeri riescono a liberarsi del polacco o le trattative rischiano di arenarsi. E perché cedere Szczesny, la cui bravura sarebbe fuori discussione?

A questo punto, si apre principalmente un’altra pista per Raiola: piazzare Donnarumma al Barcellona, magari insieme a un altro milanista: il difensore Alessio Romagnoli. Anche qui, però, i blaugrana non sembrano essere in cerca di un portiere. Tra i pali hanno l’altrettanto bravo Marc-André ter Stegen e a bilancio una montagna di debiti che non permette più loro di darsi alla pazza gioia con il calciomercato.

Unica speranza per il procuratore campano è il cattivo rapporto tra ter Stegen e Lionel Messi.

Altra possibile scappatoia sarebbe il PSG, quest’anno a digiuno di trofei. Ma Keylor Navas ha appena firmato un prolungamento per altri 3 anni e guadagna quasi 7 milioni netti a stagione. Tenerne due costosi non sembra economicamente sostenibile, anche se la proprietà qatariota è incline alle follie sotto lo sguardo fin troppo magnanimo della UEFA.

Contratto prima degli europei

I principali top club indiziati di poter trattare con Raiola per Donnarumma starebbero a posto così. Da qui, il ridimensionamento delle pretese economiche. E non è detto che non saranno ulteriormente limate. Il procuratore starebbe lottando contro il tempo per trovare all’ex rossonero una sistemazione prima che inizino gli europei. Vuole evitare due cose: che l’assistito indossi la maglia della nazionale senza averne una di club e, soprattutto, che un eventuale flop degli azzurri si ripercuota negativamente sulle sue quotazioni.

Europei e mondiali sono vetrine per i giocatori, che consentono di trasformare i pregi in cifre con tanti zeri e, però, anche possibili errori in un boomerang. Vi immaginate se uno sbaglio in porta di Donnarumma ci costasse un gol e portasse magari a una sconfitta? A quel punto, i pretendenti ne approfitterebbero per tirare acqua al loro mulino e far abbassare le ali al 22-enne. Ma la stessa fretta di chiudere prima che inizino gli europei non depone a favore di un contratto significativamente vantaggioso per Gigio. Viste anche le ristrettezze finanziarie dei club e la mancata domanda di portieri top in Europa, il giovane potrebbe finire a percepire uno stipendio non troppo dissimile da quello che prende tutt’ora al Milan. Tifosi e dirigenti rossoneri sarebbero vendicati.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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