Dal 2025 conviene rimandare la pensione di 5 anni?

A partire dal 2025 conviene rimandare la pensione di 5 anni oppure no? Ecco cosa c'è da aspettarsi e i possibili requisiti richiesti.
4 mesi fa
2 minuti di lettura
Pensione
Foto © Pixabay

Dal 2025 conviene rimandare la pensione di 5 anni? Come canta Antonello Venditti con il brano Che fantastica storia è la vita: “Dopo mille concorsi faccio l’impiegata e mio padre e mia madre, una sola pensione, fanno crescere Luca, il mio unico amore”.

Spesso oggetto di critiche per via degli importi particolarmente bassi, la pensione si rivela essere un traguardo importante nella vita di una persona.

Viene raggiunto, d’altronde, dopo tanti anni alle prese con i vari impegni lavorativi. Accedere al trattamento pensionistico, però, non è automatico.

Bisogna bensì possedere determinati requisiti anagrafici e contributivi. Proprio quest’ultimi sono stati oggetto, nel corso degli ultimi anni, di continui cambiamenti e, a quanto pare, potrebbero essere apportati ulteriori cambiamenti.

I requisiti per andare in pensione in attesa della riforma delle pensioni

Uno degli obiettivi del governo guidato da Giorgia Meloni è di allontanare lo spettro della Legge Fornero. Stando a quest’ultima è possibile andare in pensione a patto di avere almeno 67 anni e aver maturato 20 anni di contributi. Possono uscire anticipatamente dal mondo del lavoro, a prescindere dall’età anagrafica, gli uomini che hanno maturato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi. Per le donne tale soglia è pari a 41 anni e 10 mesi di contributi. I requisiti attualmente richiesti per andare in pensione sono ritenuti particolarmente stringenti, tanto che la maggior parte dei lavoratori spera in una riforma.

Ne è un chiaro esempio quanto scritto da un nostro lettore che a tal proposito ci chiede:

“Buongiorno, mi chiamo Emanuele e l’anno prossimo potrei andare finalmente in pensione. L’importo che dovrei riceve grazie all’assegno previdenziale non si prospetta particolarmente alto. Vi scrivo pertanto per chiedervi se per il prossimo anno sono previste delle agevolazioni per cui mi potrebbe convenire rimandare l’accesso al trattamento pensionistico di qualche anno. Grazie in anticipo per la risposta”.

Dal 2025 conviene rimandare la pensione di 5 anni?

Ebbene, fornire una risposta a priori al quesito del nostro lettore non è possibile.

Fino alla fine del 2024, infatti, l’esecutivo potrebbe introdurre delle novità in grado di cambiare le carte in tavola. Diverse in effetti sono le ipotesi in ballo, come quella proposta dagli esperti del Centro studi di Itinerari Previdenziali, secondo cui la soluzione ideale potrebbe essere quella di tornare ad una:

“flessibilità in uscita con coefficienti di trasformazione dai 63/64 ai 72 anni e, contemporaneamente, innalzare il requisito di anzianità per la pensione di vecchiaia proponendo – per l’accesso con 67 anni almeno 25 anni di contribuzione effettiva o un importo di pensione pari a 1,5 volte l’assegno sociale. Andrebbero altresì razionalizzati i pensionamenti per lavori gravosi che non esistono in letteratura medico-scientifica. Se ne avvantaggerebbero l’adeguatezza delle pensioni e, allo stesso tempo, si ridurrebbe la durata delle prestazioni che, nella più grande fase di invecchiamento della popolazione italiana, potrebbe mettere a rischio la sostenibilità del nostro sistema”.

In pratica, grazie alla formula 67 anni di età +25 anni di contributi si favorirebbe una maggior flessibilità in uscita dai 63 anni fino ai 72 anni. A tal fine potrebbero essere introdotte delle penalizzazioni per chi esce dal mondo del lavoro prima dei 67 anni e incentivi a favore di coloro che decidono di proseguire con la propria attività lavorativa. In tal caso, pertanto, rimandare la pensione di 5 anni potrebbe essere particolarmente vantaggioso.

Il sistema di incentivi e penalizzazioni a seconda dell’età a cui si accede al trattamento pensionistico potrebbe aiutare a rendere il sistema più sostenibile per le casse dello Stato. Al momento comunque, è fondamentale sottolineare, si tratta solo di una proposta. Non è dato sapere se il governo deciderà di prenderla davvero in considerazione oppure no.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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