Conto corrente “morte intestatario” e “cointestatario”: come procedere

Ecco quali operazioni eseguire in caso di morte dell'intestatario del conto corrente o del cointestario.
6 anni fa
1 minuto di lettura

Il conto corrente è uno strumento tecnico che indica il deposito di denaro da parte del titolare o del possessore del conto che viene definito correntista. Esso agevola la gestione del denaro ed inoltre consente che si possa accreditare lo stipendio, domiciliare le utenze, eseguire pagamenti e depositare del denaro contante. Ci si chiede però cosa fare in caso di morte dell’intestatario e del cointestatario.

Morte intestatario: che succede al conto corrente

Quando una persona cara muore, i parenti sono tenuti ad esplicare numerosi obblighi e tra questi vi sono anche quelli burocratici tra cui il conto corrente del defunto.

Nel caso in cui si abbia la delega del conto, bisognerà fare attenzione a non prelevare subito il denaro. Si dovrà prima portare alle Poste o all’Istituto Bancario la dichiarazione di successione o atto notorio o certificato sotitutivo di atto notorio.

Qualora, dopo la morte del titolare del conto, arrivino dei bonifici a suo nome allora la Banca lascerà tale somma  a disposizione del patrimonio ereditario. Il congelamento del conto corrente ovvero dei rapporti in essere che verrà fatto dalla Banca alla morte dell’intestatario durerà fino a che non verranno stabiliti precisamente gli eredi e verrà presentata alla Banca una copia della dichiarazione di successione.

Conto corrente morte intestatario e cointestatario: che fare

Qualora il defunto sia l’unico intestatario del conto corrente, gli eredi dovranno comunicare o di persona o mediante raccomandata alla Banca la morte del loro parente. Ciò mediante un certificato di morte. Gli eredi, poi, avranno diritto a sapere se il defunto aveva in essere libretti di risparmio, custodia titoli ed altro. Costoro, inoltre, dovranno riportare alla Banca il libretto degli assegni, la carta di credito, il bancomat e tutti gli oggetti che il defunto utilizzava a seguito del rapporto con la Banca. Qualora essi non vengano ritrovati si dovrà fare denuncia di smarrimento e la Banca bloccherà il conto.

Quest’ultimo verrà sbloccato solo a seguito della presentazione della pratica di successione. La cifra presente sul conto o sul libretto di risparmio, però, dovrà comparire anche sulla successione.

Nel caso il conto corrente sia cointestato vigerà il principio di proprietà in parti uguali. Quindi una parte del denaro ovvero quella relativa al cointestatario cadrà in successione. Gli eredi del defunto, quindi, subentreranno a lui nel rapporto originario del correntista deceduto.

Leggete anche: Conto corrente BNL: info e caratteristiche del “Pratico New” e di quello “Pensione Facile”.

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Richiesta pagamento bollo auto in prescrizione: solleciti entro 5 anni, chi paga

Articolo seguente

Perché il debito pubblico italiano affonda le sue radici nel sindacalismo esasperato