Congedo parentale potenziato: l’INPS spiega tutto nella Circolare 95/2025

Dal 2025 il congedo parentale diventa più vantaggioso: aumentano le indennità e si rafforza il sostegno alle famiglie.
4 settimane fa
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congedo parentale
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Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, cambiano in modo significativo le regole sull’indennità economica riconosciuta ai genitori lavoratori durante i periodi di congedo parentale.

A ufficializzare queste modifiche è l’INPS, attraverso la Circolare n. 95 del 26 maggio 2025, che illustra l’adeguamento degli importi erogati e le condizioni per beneficiarne.

Si tratta di un intervento volto a rafforzare le politiche di conciliazione tra vita lavorativa e familiare, con un’attenzione particolare al sostegno economico nei primi anni di vita del bambino o nel periodo immediatamente successivo all’adozione o all’affidamento.

Un potenziamento graduale del congedo parentale

Il cuore della riforma riguarda la misura economica riconosciuta per i primi tre mesi di congedo parentale: un’iniziativa già in parte avviata con la manovra del 2023, ma oggi rafforzata in modo strutturale.

La nuova norma, contenuta nell’articolo 1, comma 217 della Legge di Bilancio 2025, prevede un incremento delle percentuali di retribuzione riconosciute ai genitori dipendenti.

Nello specifico, il nuovo quadro delle indennità si articola come segue:

  • Primo mese: confermato il trattamento all’80% della retribuzione, misura introdotta già con la Legge di Bilancio 2023.
  • Secondo mese: l’indennità sale dall’attuale 60% all’80%, aumentando significativamente il supporto rispetto alla normativa precedente.
  • Terzo mese: previsto l’aumento dal 30% all’80% della retribuzione.

Con questa nuova articolazione, ciascun nucleo genitoriale può contare su tre mesi di congedo parentale retribuiti all’80%, fruibili in modo flessibile: individualmente da ciascun genitore, in forma alternata o anche contemporaneamente.

Congedo parentale: un aiuto concreto per le famiglie

L’intervento legislativo si inserisce nel più ampio obiettivo di promuovere una genitorialità equa e sostenibile, attraverso un sistema di tutele più generoso nei confronti delle famiglie.

La possibilità di beneficiare di un’indennità più elevata per tre mesi rappresenta un supporto concreto, soprattutto nei primi anni di vita del figlio, periodo notoriamente delicato sotto il profilo organizzativo ed economico.

È importante sottolineare che la nuova disciplina non modifica i trattamenti previsti per i mesi successivi: dal quarto al nono mese, l’indennità resta fissata al 30% della retribuzione. L’ultimo mese (decimo) può non essere retribuito, salvo che il nucleo familiare rientri in determinate soglie reddituali che danno diritto a ulteriori benefici.

I requisiti per accedere alla nuova indennità

Le novità introdotte dalla circolare dell’INPS si applicano a una specifica platea di lavoratori. In particolare, per poter usufruire dell’indennità all’80% nei primi tre mesi di congedo parentale, è necessario che:

  • il genitore sia titolare di un contratto di lavoro dipendente;
  • il congedo obbligatorio di maternità o paternità si sia concluso successivamente al 31 dicembre 2024;
  • il periodo di congedo parentale venga fruito a partire dal 1° gennaio 2025.

Queste condizioni devono essere soddisfatte congiuntamente per accedere al nuovo trattamento economico potenziato.

Congedo parentale: anche adozioni e affidamenti inclusi nella riforma

Un elemento di particolare rilievo riguarda l’estensione della misura anche alle situazioni di adozione e affidamento. I genitori adottivi o affidatari hanno diritto a usufruire del congedo parentale con le nuove modalità, con riferimento ai sei anni successivi all’ingresso del minore nel nucleo familiare.

In tutti i casi, resta valido il limite temporale per la fruizione del congedo parentale: i periodi devono essere utilizzati entro il compimento del sesto anno di età del figlio, oppure entro sei anni dall’ingresso del minore in famiglia nel caso di adozione o affidamento. Tuttavia, la fruizione del congedo resta comunque consentita fino alla maggiore età del figlio, pur con differenti regole retributive.

Presentazione della domanda: solo in via telematica

Dal punto di vista operativo, la procedura per richiedere il congedo parentale non subisce modifiche rispetto al passato. La domanda deve essere trasmessa esclusivamente per via telematica, scegliendo tra uno dei seguenti canali:

  • Portale istituzionale dell’INPS: www.inps.it
  • Contact center multicanale, numero verde: 803.164
  • Istituti di patronato, tramite assistenza dedicata.

È essenziale che la richiesta sia presentata prima dell’inizio del periodo di congedo, per evitare ritardi nell’erogazione dell’indennità.

Implicazioni per il mercato del lavoro e il welfare familiare

Il potenziamento delle indennità previste per il congedo parentale ha rilevanti implicazioni anche in termini di politiche sociali e occupazionali. L’iniziativa va letta come un segnale di attenzione verso la condizione dei lavoratori con figli, favorendo una maggiore partecipazione attiva dei padri e promuovendo una più equa distribuzione dei carichi familiari.

Dal punto di vista aziendale, l’intervento potrebbe contribuire a migliorare la percezione delle politiche di welfare, creando ambienti di lavoro più inclusivi e rispettosi dei tempi della genitorialità. Inoltre, l’aumento della retribuzione durante i mesi di congedo parentale può incentivare una maggiore fruizione del congedo da parte dei padri, riducendo il divario di genere che spesso caratterizza l’accesso a queste misure.

Riassumendo

  • Aumentata all’80% l’indennità per i primi tre mesi di congedo parentale.
  • Le nuove regole valgono dal 1° gennaio 2025 per dipendenti post congedo obbligatorio.
  • Estensione della misura anche a genitori adottivi o affidatari.
  • Congedo parentale fruibile entro sei anni dalla nascita o ingresso in famiglia.
  • Domanda solo online tramite INPS, contact center o patronati.
  • Obiettivo: migliorare conciliazione lavoro-famiglia e promuovere equità tra genitori.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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