Si parte dal primo settembre: ecco come richiedere il supporto alla formazione e al lavoro al posto del reddito di cittadinanza

Decreto firmato per il nuovo supporto formazione e lavoro al posto del reddito di cittadinanza, presto il via alle nuove domande per il sussidio.
1 anno fa
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Al posto del reddito di cittadinanza nuovo supporto formazione e lavoro, ecco come fare.
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In risposta ai tanti quesiti che in queste ultime settimane sono arrivati in redazione per quanto riguarda lo stop al reddito di cittadinanza e la nascita della nuova misura chiamata supporto per la formazione e il lavoro ecco pubblicato il decreto attuativo che rende la misura definitiva e richiedibile. Dal primo settembre doveva partire questa nuova misura in sostituzione del reddito di cittadinanza. Una misura nuova per chi aveva perduto a luglio il reddito di cittadinanza con l’ultima ricarica del 27 di quel mese.

Per i cosiddetti attivabili al lavoro adesso sarà il momento di passare alla novità introdotta a maggio con il decreto Lavoro. Proprio in risposta alla miriade di domande dei nostri lettori che per oggetto avevano sempre le modalità per richiedere la nuova misura, ecco una approfondita guida sul da farsi, utile a tutti coloro che ci hanno contattati e a tutti coloro che si trovano nella medesima condizione di cessazione del reddito di cittadinanza.

Si parte dal primo settembre, ecco come richiedere il supporto alla formazione e al lavoro al posto del reddito di cittadinanza

Il nuovo supporto per la formazione e il lavoro parte da settembre. E come si diceva, prevede un importo mensile pari a 350 euro a persona. La misura riguarda soggetti di età compresa tra i 18 ed i 59 anni, fuoriusciti dal reddito di cittadinanza. Si tratta di soggetti nel cui nucleo familiare non sono presenti minorenni, over 60 e invalidi. La misura sarà fruibile per 12 mesi e ai soldi di sussidio offrirà in aggiunta anche misure e programmi di nuova inclusione sociale e lavorativa. Perché diventano più importanti per questa misura, i percorsi individuali che serviranno per formare i beneficiari in modo tale da facilitare la loro nuova attivazione al lavoro.

Il Ministero del Lavoro sul suo portale istituzione ha messo in evidenza il decreto.

Ma adesso per la sua entrata in vigore definitiva si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Presto anche l’INPS emanerà le consuete circolari con le spiegazioni e i chiarimenti. E solo allora la procedura di richiesta per la nuova misura potrà dirsi attiva al 100%.

Via dal primo settembre per il supporto alla formazione e al lavoro, decreto firmato dal Ministro del Lavoro

Dal 1° settembre gli interessati dovrebbero poter richiedere il sussidio di 350 euro con il nuovo supporto formazione e lavoro. Una specie di corrispettivo per la partecipazione a corsi di formazione, programmi di qualificazione e di riqualificazione professionale, progetti di orientamento e accompagnamento al lavoro che agenzie per il lavoro private ma riconosciute o Uffici di Collocamento, predisporranno per i beneficiari.

Il Ministro del Lavoro ha firmato il decreto e lo ha reso pubblico sul portale ufficiale del dicastero. Adesso con la già citata pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e con le canoniche istruzioni dell’INPS, la procedura verrà definitivamente attivata. Come detto potranno richiedere la misura quanti si trovano con una età compresa tra 18 e 59 anni. Soggetti senza reddito di cittadinanza e senza il diritto al futuro assegno di inclusione. Serve anche un ISEE massimo di 6.000 euro, e come sempre, in corso di validità.

Nuova piattaforma, formazione e lavoro dopo la presentazione della domanda all’INPS

Presto sarà attiva la procedura che come sempre sarà telematica, con le domande che andranno presentate collegandosi al sito dell’INPS con SPID, CIE o CNS, oppure rivolgendosi a CAF, professionisti abilitati e Patronati. Gli interessati dovranno oltre che firmare il classico patto di lavoro con la DID (Dichiarazione di Immediata Disponibilità), autorizzare il sistema a trasmettere i propri dati ai vari Centri per l’Impiego e agenzie del lavoro, che cercheranno come detto di formare e qualificare i beneficiari al fine di trovare loro nuova collocazione al lavoro.

Sarà l’INPS dopo la presentazione della domanda e, se accolta, a indicare ai beneficiari della nuova misura, come provvedere all’accesso alla piattaforma SIISL al fine di sottoscrivere il patto di lavoro che, come è evidente, è in formato telematico.

 

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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