Coca Cola alla canapa: la nuova bevanda del futuro per rivoluzionare il mercato dei drink?

Coca Cola potrebbe puntare ad una bevanda alla marijuana del tutto innocua per compensare i cali dei consumi.
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6 anni fa
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Dopo l’accordo con Costa per una bevanda al caffè, nelle intenzioni di Coca Cola c’è anche una nuova bevanda alla Cannabis. Secondo Bloomberg, la multinazionale più famosa del mondo, nell’ottica di evolversi e pareggiare i consumi in calo della sua creatura classica, avrebbe puntato dritto ad un drink alla cannabis sfruttando la legalizzazione della marijuana in Nord America ed Europa.

Come potrebbe essere il nuovo drink alla marijuana

Da decenni Coca Cola è leader nel settore delle bevande e l’ultima mossa risale solo a poche settimane fa, quando ha deciso di acquisire la famosa caffetteria Costa.

Ora però il colosso di Atlanta vuole andare oltre e avrebbe pensato ad una bevanda molto più particolare. Secondo quanto scrive il noto Bloomberg, la società sarebbe in trattativa con Aurora Cannabis, produttore canadese per sviluppare una bevanda con ingrediente il cannabiolo. Oltretutto il 17 ottobre l’uso della cannabis ricreativo sarà legalizzato in Canada. Per ora “nessuna decisione è stata ancora presa” ha precisato Kent Landers, ma l’interesse c’è e l’idea è seguire, appunto, l’utilizzo del Cbd come ingrediente considerando che rispetto al THC è un composto non psico attivo. Dunque si tratterebbe di una bevanda per il benessere con effetti rilassanti, antiossidanti e antinfiammatori ma non dannosi.

I precedenti

Coca Cola non è la prima a guardare al mercato della cannabis; anche il produttore di birra Molson Coors ha deciso di puntare alle bevande a base di marijuana con il supporto del gruppo Hexo, produttore di cannabis terapeutica mentre Constellation Brands, che fa capo alla birra Corona e la vodka Svedka, ha addirittura investito miliardi nella società Canopy Growth. La mossa di marketing di Coca Cola, che dopo la notizia ha visto schizzare le azioni, è sicuramente legata al consumo ridotto delle bevande frizzanti, c’era insomma la necessità di svoltare e puntare a qualcosa che portasse di nuovo la multinazionale sulla cresta dell’onda.

Nonostante infatti la presunta bevanda dovrebbe essere del tutto innocua già solo il richiamo alla cannabis ha suscitato un interesse molto alto a livello internazionale.

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