Chiara Ferragni non tira più, flop social a Capodanno e gioielli svenduti

Si rivela un flop in ritorno in sordina di Chiara Ferragni sui social dal "pandoro-gate" a Capodanno. E le vendite di gioielli collassano.
11 mesi fa
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Chiara Ferragni fallisce il ritorno sui social
Chiara Ferragni fallisce il ritorno sui social © Licenza Creative Commons

L’ultimo post su Instagram risale al 14 dicembre scorso e riguarda una foto della figlia Vittoria vestita da folletto. Prima del video delle scuse di giorno 18, un disastro totale sul piano della comunicazione. Ma Chiara Ferragni è riapparsa sui social per Capodanno, pur attraverso il profilo del marito Fedez. L’occasione è stata la celebrazione del nuovo anno con tre ore di anticipo per consentire ai figli di festeggiare. Nel video di pochi secondi, si vede l’influencer vestita di rosso con gli amici a ridere e scherzare allo scoccare della finta mezzanotte.

La location era la nuova abitazione di CityLife a Milano, in cui la famiglia è andata a vivere da pochi giorni.

Dietro i sorrisi si cela la forte amarezza per quanto accaduto nelle ultime settimane con il pandoro-gate. Come una palla di neve che precipitando s’ingrossa, rischia di affossare il business plurimilionario dell’imprenditrice digitale. Safilo ha rotto la collaborazione e altre aziende sarebbero in fuga dall’immagine ormai appannata, se non decisamente tossica, di Ferragni in questa fase.

Ferragni a Capodanno un altro flop social

Il ritorno sui social a Capodanno, tuttavia, non ha funzionato. Come da attese, le critiche degli utenti sono state durissime. E forse una battuta sarcastica avrà fatto più male delle altre a Ferragni: “ci hai preso gusto a imbrogliare ai bambini”. L’affaire Balocco non sta affievolendosi nell’immaginario collettivo. La finta beneficenza ai bambini ricoverati al Regina Margherita è quanto di peggio potesse capitare per distruggere anni di impresa fondata tutta sull’immagine positiva della sua titolare.

Gioielli a marchio Ferragni invenduti anche iper-scontati

E così come tutti accorrono per salire sul carro del vincitore, alla minima sbandata tutti si affrettano a scendere per puntare il dito. Sta accadendo anche questo al fu magico mondo fatato di Ferragni & Co. Paolo Baravelli, titolare dell’omonima gioielleria di Ferrara, ha rilasciato una recentissima intervista al Corriere della Sera, nella quale fa sapere che un paio di anni fa aveva aderito con entusiasmo all’iniziativa dell’imprenditrice per la sponsorizzazione dei gioielli Morellato.

Come non approfittare di un business potenzialmente assai lucroso? Non sarebbe potuto andare male con quasi 30 milioni di follower.

Invece, le vendite sin da subito furono a dir poco deludenti. Secondo Baravelli, Ferragni avrebbe commesso alcuni errori, tra cui la scarsa sponsorizzazione e avere puntato tutto su una linea in lega anallergica. Ma, adesso, con lo scandalo della finta beneficenza è un pianto. Il gioielliere lamenta di non riuscire a vendere la merce in magazzino neppure dopo averla scontata del 50%. E voci simili girano in tutto lo Stivale. I negozi a marchio Chiara Ferragni sono rimasti vuoti a Natale, anche se qualcuno ipotizza che i prodotti vengano venduti perlopiù online e grosse file dinnanzi ai negozi fisici non ve ne siano mai state.

Verso nuovi guai giudiziari

Il caso di Ferrara evidenzia come già in tempi non sospetti l’immagine della donna quale imprenditrice brillante possa essere stata sovrastimata. Un’altra titolare di una gioielleria ha lamentato di non riuscire a restituire la merce invenduta da diversi mesi, perché la società di Ferragni non accetterebbe il reso. Nulla di anomalo se previsto dagli accordi commerciali. Sostiene di essere costretta a tenersi i gioielli in magazzino, perché i clienti non li vorrebbero nemmeno con i maxi-sconti applicati.

E Codacons ha presentato un ennesimo esposto contro Ferragni proprio sui gioielli. L’associazione sta cercando di tutelare alcuni consumatori, che lamentano disservizi per segnalare ritardi o mancata consegna dei prodotti acquistati. Insomma, si apre un possibile nuovo fronte giudiziario a carico dell’imprenditrice, che teoricamente potrebbe trovarsi dinnanzi a 104 indagini da parte di altrettante procure italiane sul caso Balocco.

Follower in calo e più difficile monetizzarli

Non sono le conseguenze giudiziarie, tutte da verificare, a preoccupare Ferragni e lo stesso Fedez. E’ l’immagine che rischia di cadere a pezzi con vicende come queste. Ed essa è tutto per chi basa il proprio fatturato sui social. Il numero dei follower continua a scendere, pur non drammaticamente, di giorno in giorno. Dall’inizio del “pandoro-gate”, Ferragni risulta avere perso oltre 181 mila “seguaci” su Instagram, il marito quasi 27.000. Ma restano rispettivamente con 29,5 e 14,8 milioni di appassionati. Il punto non è questo, però. Cosa te ne fai dei follower se non puoi monetizzarli? Ad esempio, il profilo di lei è inattivo da 20 giorni e, comunque, anche quando tornerà a pubblicizzare vecchi e/o nuovi prodotti, probabile che il valore di mercato di tali sponsorizzazioni risulteranno ben inferiori.

Chiara Ferragni sarebbe arrivata a prendere 90 mila euro per post. Adesso, ha il problema di trovare società che le consentano di associare il loro prodotto alla sua immagine. Passata la bufera, non tornerà tutto come prima. Non ci sarà il partenopeo “scurdammoce o passato” a tirarla fuori dai guai. Quanto ciò inciderà sulla sua capacità di fatturare, lo verificheremo già tra qualche mese.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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