Cedolino Pensione Giugno 2025: chi perde e chi guadagna

Giugno porta novità importanti per i pensionati: tra trattenute, aumenti e cedolino INPS già disponibile online dal 20 maggio.
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1 mese fa
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cedolino pensione
Foto © Licenza Creative Commons

Con l’avvicinarsi del 6° mese dell’anno, i pensionati italiani hanno l’opportunità di visualizzare in anticipo il proprio cedolino pensione giugno 2025, disponibile online a partire dal 20 maggio.

Questo documento riveste un ruolo centrale per chi percepisce trattamenti pensionistici, in quanto consente di verificare in anticipo l’importo che verrà accreditato e di identificare eventuali variazioni, come trattenute o incrementi. Le novità per il mese di giugno non mancano e riguardano sia rettifiche relative a bonus percepiti negli anni passati sia adeguamenti delle maggiorazioni per chi dispone di redditi bassi.

Cedolino pensione giugno 2025 disponibile sul portale INPS

Il pagamento pensioni giugno 2025 inizia il giorno 3 (il 1° giugno è domenica e il 2 è festivo).

Il cedolino relativo al mese può essere consultato sul portale ufficiale dell’INPS, accedendo con una delle credenziali riconosciute: SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Per chi preferisce un supporto fisico o ha difficoltà a interfacciarsi con i servizi digitali, restano a disposizione CAF e patronati, che forniscono assistenza gratuita nella consultazione del documento.

Il cedolino può essere visionato anche tramite l’app INPS Mobile, scaricabile su dispositivi Android e iOS. L’app consente di consultare il documento in formato PDF, con possibilità di scaricarlo e stamparlo per un’analisi più comoda.

Le trattenute per i bonus una tantum ricevuti indebitamente

Uno degli aspetti principali che emergono dal cedolino pensione giugno 2025 riguarda l’avvio delle trattenute per coloro che nel 2022 hanno ricevuto, senza averne diritto, i bonus una tantum da 150 e 200 euro introdotti dal governo Draghi. Questi sussidi erano stati concessi per contrastare l’aumento del costo della vita, sulla base dei dati fiscali provvisori del 2021.

Tuttavia, successivi controlli effettuati dall’INPS hanno evidenziato che alcuni beneficiari avevano in realtà redditi superiori ai limiti stabiliti dalla normativa. Pertanto, l’Istituto procederà al recupero delle somme erogate in eccesso attraverso rate mensili da 50 euro, da detrarre direttamente dal netto della pensione.

Tempistiche e importi da restituire

Le detrazioni partiranno con il cedolino di giugno 2025 e proseguiranno nei mesi successivi, fino a settembre o dicembre, in base all’importo totale da restituire. L’ammontare da recuperare può variare da un minimo di 200 euro a un massimo di 350 euro, a seconda dei bonus ricevuti indebitamente.

L’INPS ha chiarito queste modalità con una recente comunicazione ufficiale, evidenziando la necessità di rientrare delle somme che non spettavano secondo le normative vigenti. Si tratta quindi di un conguaglio che, pur incidendo temporaneamente sull’importo netto della pensione, rientra in una logica di riequilibrio fiscale.

Cedolino pensione giugno 2025: maggiorazioni per redditi bassi

Non tutte le notizie che emergono dal cedolino di giugno sono negative. Infatti, per i pensionati che rientrano nelle fasce a basso reddito, il mese di giugno 2025 porta con sé un aumento delle maggiorazioni sociali. Si tratta di un intervento finalizzato a sostenere chi percepisce importi minimi e si trova in condizioni economiche più fragili.

Nuovi importi per le maggiorazioni sociali

A partire da giugno, la maggiorazione passa da 136,44 euro a 144,44 euro mensili, un incremento che consente di innalzare il trattamento minimo della pensione a 747,84 euro al mese per coloro che soddisfano i requisiti richiesti.

Questa misura risponde all’esigenza di allineare le prestazioni pensionistiche all’andamento dell’inflazione e di garantire un livello minimo di sussistenza ai cittadini più vulnerabili. L’aumento rappresenta dunque un segnale positivo, soprattutto in un contesto economico ancora caratterizzato da incertezze e rincari.

Requisiti per accedere alla maggiorazione

L’incremento delle maggiorazioni sociali non è automatico per tutti i pensionati. Per poterne beneficiare, è necessario rispettare determinati parametri reddituali:

  • Reddito personale annuo massimo: 9.721,92 euro
  • Reddito complessivo coniugale massimo: 16.724,89 euro.

Chi rientra in questi limiti può vedersi riconosciuto l’importo aggiornato a partire dal mese di giugno. Anche in questo caso, è possibile verificarne l’effettiva applicazione direttamente dal cedolino pensione.

Cedolino pensione: uno strumento utile per monitorare la propria situazione

La possibilità di consultare in anticipo il cedolino pensione giugno 2025 si conferma come un’opportunità preziosa per tenere sotto controllo la propria situazione previdenziale. Oltre alla verifica dell’importo accreditato, infatti, consente di individuare tempestivamente eventuali anomalie o variazioni inattese, come trattenute, conguagli o aggiornamenti delle voci di spesa e beneficio.

In un contesto normativo e fiscale in continua evoluzione, la trasparenza delle informazioni contenute nel cedolino rappresenta uno strumento essenziale per una corretta pianificazione personale e familiare.

Riassumendo

  • Il cedolino pensione giugno 2025 è disponibile online dal 20 maggio sul sito INPS.
  • Previsto il recupero dei bonus 150 e 200 euro percepiti senza diritto nel 2022.
  • Le trattenute mensili saranno di 50 euro fino a dicembre 2025.
  • Aumentano le maggiorazioni sociali per i pensionati con redditi bassi.
  • Il trattamento minimo sale a 747,84 euro per chi riceve la maggiorazione piena.
  • Accesso al cedolino tramite SPID, CIE, CNS o con assistenza di CAF e patronati.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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