Bund a 10 anni all’1%, costo del BTp vicino al limite

Il rialzo dei rendimenti per i titoli di stato europei è molto veloce. E il costo per emettere nuovi BTp si avvicina alla soglia di guardia.
3 anni fa
2 minuti di lettura
BTp in dollari 2023

Nella seduta di oggi, il Bund a 10 anni della Germania si è avvicinato alla soglia di rendimento dell’1%, portandosi nel primo pomeriggio in area 0,95%. Si tratta del livello più alto dal 2014, quasi otto anni a questa parte. Il decennale tedesco debuttò nel 2022 a -0,12%. Il drastico rialzo dei rendimenti interessa chiaramente anche i BTp, conseguenza della veloce reflazione e a livelli che non si vedevano oramai da diversi decenni in Occidente.

Cosa ci svela il BTp a 7 anni

Il BTp 1 agosto 2029 e cedola 3% (ISIN: IT0005365165) offre oggi un rendimento lordo del 2,05%.

Era allo 0,68% all’inizio dell’anno. Nel frattempo, ha perso l’8,6% in termini di prezzo, scendendo a 106. Perché vi parliamo di questa scadenza? Essa ha una durata residua di 7 anni e tre mesi e rotti, coincidendo con la durata media ponderata di tutto il debito pubblico italiano. E così, il suo rendimento capta il costo di emissione a cui va incontro il Tesoro senza alterare la longevità media dei titoli di stato in circolazione.

Pensate che il BTp a 7 anni rendeva intorno allo 0,1% fino all’agosto scorso. Da allora, il balzo è stato impressionante e imprevisto in questa velocità. Già nel primo trimestre, il costo saliva allo 0,42%. Lo scorso anno, il Tesoro ha sostenuto una spesa per interessi nell’ordine dei 60,5 miliardi di euro, che è stata pari al 2,25% dello stock di debito. In altre parole, il debito pubblico ci è costato il 2,25%. Ma i titoli di nuova emissione sempre nel 2021 ci sono costati lo 0,1%. Ed ecco spiegato il motivo per cui l’incidenza della spesa per interessi sul PIL negli ultimi anni non ha fatto che diminuire: il costo medio di emissione è stato sempre inferiore a quello dei titoli rimpiazzati. Dunque, ci siamo indebitati a tassi più bassi che in passato.

Costo BTp a livelli di guardia

Questo trend positivo per i conti pubblici italiani sta volgendo al termine.

Da qui a breve, il Tesoro inizierà ad emettere debito a un costo medio almeno pari a quello sostenuto sullo stock pregresso. La spesa per interessi sul PIL si stabilizzerà nel migliore dei casi e tornerà a salire subito dopo. Un modo per evitarlo sarebbe che il Tesoro emettesse debito di durata media più bassa dei 7 anni e passa attuali. Ma non sarebbe percepito come un buon segnale dai mercati, i quali guardano proprio alla longevità dello stock per capire il rischio tassi a cui esso risulta esposto.

Vero è anche, però, che se guardassimo al costo reale di emissione, probabilmente non è mai stato così basso. Il 2% circa del BTp a 7 anni, al netto dell’inflazione al 6,5% a marzo, equivale al -4,5%. Il minimo storico nominale del 2021 sarebbe poca roba al confronto, traducendosi solamente nel -1,8% reale. Il mercato sconta un mini-rialzo dei tassi BCE da qui a 12 mesi, sebbene la marcia a Francoforte possa rivelarsi più sostenuta del previsto, una volta che gli acquisti dei bond nel terzo trimestre cesseranno. E i rendimenti dei BTp salirebbero ulteriormente, riducendo gli spazi di manovra fiscale del governo e minacciando così la ripresa dell’economia, già bruscamente interrotta dalla guerra.

[email protected] 

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

sul tema OBBLIGAZIONI

banche più sicure
Articolo precedente

Postepay Evolution e Mooney 2022 tra le migliori carte prepagate con Iban: costi, offerte e differenze

Bonus TV, nuove risorse e novità in arrivo: ecco per chi
Articolo seguente

Bonus tv, pubblicate le istruzioni per ricevere il decoder direttamente a casa