Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha reso noto, con un comunicato, l’avvio operativo della piattaforma dedicata al Bonus Veicoli Elettrici. Dalle ore 12:00 di ieri, martedì 23 settembre 2025, l’accesso è consentito esclusivamente agli operatori della filiera commerciale — concessionarie e punti vendita dei mezzi ammissibili — per eseguire la fase di accreditamento. Si tratta del primo passo tecnico per mettere a terra gli incentivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e avviare la gestione delle domande.
La finestra per i soggetti beneficiari finali non è ancora attiva. L’iscrizione dei richiedenti — persone fisiche e microimprese — sarà possibile in un momento successivo, con data che verrà segnalata nella sezione «Bandi e avvisi» del portale istituzionale del Ministero.
Questo passaggio consentirà di garantire procedure ordinate, con rivenditori già registrati e pronti a caricare le prenotazioni, limitando così rallentamenti al debutto della misura.
Cornice finanziaria e obiettivi del bonus veicoli elettrici
Il Bonus Veicoli Elettrici (ecobonus auto) rientra nel PNRR, Missione 2, Componente 2, Investimento 4.5, denominato “Programma di rinnovo del parco veicoli privati e commerciali leggeri con veicoli elettrici”. Le risorse complessive ammontano a 597.320.000 euro. La dotazione è finalizzata a svecchiare il parco circolante e favorire il passaggio a mezzi a zero emissioni, con una doppia traiettoria: sostegno all’acquisto di autovetture per cittadini e supporto all’upgrade della flotta leggera per le microimprese.
Questa impostazione combina un obiettivo ambientale — la riduzione delle emissioni climalteranti e dell’inquinamento urbano — con una leva economica rivolta a consumatori e piccole realtà produttive. Il meccanismo del contributo in conto capitale mira a colmare il divario di prezzo tra il veicolo elettrico e le alternative tradizionali, accelerando la diffusione della mobilità elettrica.
Contributi per le persone fisiche: importi e tipologie
Per i privati è previsto un sostegno all’acquisto di auto elettriche in categoria M1. Il beneficio può essere pari a 9.000 oppure 11.000 euro, in funzione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). L’entità del contributo, dunque, è modulata in base alla condizione economica del nucleo familiare, con l’intento di rendere più accessibile il passaggio alla trazione elettrica anche a chi dispone di risorse più contenute.
L’erogazione è legata alla procedura di prenotazione gestita dai rivenditori accreditati sulla piattaforma. Con la loro registrazione già avviata, il sistema potrà — al momento dell’apertura ai cittadini — consentire la prenotazione dei fondi e la finalizzazione dell’acquisto secondo le regole del bando.
Bonus anche alle microimprese: veicoli commerciali N1 e N2
La misura include un capitolo dedicato alle microimprese per l’acquisto di veicoli elettrici ad uso commerciale nelle categorie N1 e N2. Il contributo può arrivare fino a 20.000 euro per ciascun mezzo, con un tetto massimo pari al 30% del prezzo di acquisto. Resta fermo il rispetto della normativa sugli aiuti “de minimis”, che fissa limiti complessivi agli aiuti pubblici fruibili da ciascuna impresa in un determinato periodo.
Questa componente del Bonus Veicoli Elettrici è particolarmente rilevante per le attività che operano consegne urbane.
E anche artigiani e servizi che impiegano piccoli furgoni o mezzi leggeri. La transizione alla trazione elettrica consente di ridurre costi di utilizzo e impatto ambientale, con benefici concreti nelle aree cittadine più congestionate e soggette a restrizioni alla circolazione.
Piattaforma e tempistiche: come si procede
Il percorso è scandito in due fasi. La prima, già aperta, riguarda solo l’iscrizione di venditori e concessionari dei veicoli ammissibili. L’accreditamento degli operatori è indispensabile per caricare le prenotazioni, applicare i contributi in fattura e garantire la corretta tracciabilità delle operazioni.
La seconda fase, cioè l’apertura ai beneficiari finali (cittadini e microimprese), avverrà in data successiva, che sarà resa pubblica nella sezione «Bandi e avvisi» del sito del Ministero. La consultazione di quella pagina sarà quindi il riferimento ufficiale per conoscere quando sarà possibile inoltrare le richieste. L’ordine cronologico delle prenotazioni, come di consueto per misure analoghe, potrà risultare determinante per l’accesso agli importi stanziati.
Bonus veicoli elettrici: impatto atteso e prospettive
Con una dotazione che supera i 597 milioni di euro, l’intervento punta a imprimere una spinta significativa al mercato dei veicoli elettrici. Ciò tanto nel segmento privato quanto nel comparto dei mezzi commerciali leggeri. L’architettura scelta, integrata nel PNRR, rafforza la coerenza con gli obiettivi di decarbonizzazione e migliora la qualità dell’aria nei centri abitati, dove le percorrenze a bassa emissione producono benefici immediati.
Per le famiglie, il contributo differenziato per ISEE aiuta a ridurre la barriera d’ingresso legata al prezzo d’acquisto. Per le microimprese, il tetto al 30% del costo e il limite “de minimis” delineano un quadro equilibrato tra sostegno pubblico e responsabilità di investimento. Favorendo così scelte pianificate e coerenti con le esigenze operative quotidiane.
Riassumendo
- Avviata piattaforma per il Bonus Veicoli Elettrici, accesso iniziale riservato ai rivenditori.
- Registrazione dei cittadini e microimprese sarà attivata in seguito, comunicata su «Bandi e avvisi».
- Fondo PNRR di 597,32 milioni destinato a rinnovare parco auto e veicoli leggeri.
- Privati: contributo fino a 11.000 euro per auto elettriche categoria M1, legato all’ISEE.
- Microimprese: incentivo fino a 20.000 euro, entro 30% del prezzo, regime “de minimis”.
- Obiettivo: sostenere mobilità elettrica, ridurre emissioni e favorire transizione ecologica in città.
