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Oggi: 05 Dic, 2025

Bonus mamma 2025: a chi spettano 40 euro al mese e come ottenerli (Messaggio INPS)

Il bonus mamma 2025 porta un aiuto concreto alle lavoratrici con figli, garantendo fino a 40 euro mensili esentasse
1 mese fa
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bonus mamma
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Con la Circolare n. 139 del 28 ottobre 2025, l’INPS ha definito le istruzioni operative per l’attuazione del bonus mamma 2025, un contributo economico destinato alle madri lavoratrici con almeno due figli.

Si tratta di una misura di integrazione al reddito introdotta dall’articolo 6 del decreto-legge 30 giugno 2025, n. 95, successivamente convertito nella legge 8 agosto 2025, n. 118.

Il bonus si affianca all’esonero contributivo già previsto per le madri con tre o più figli introdotto dalla legge di Bilancio 2024, ma si distingue per requisiti, modalità di erogazione e durata del beneficio.

Cos’è il bonus mamma 2025

Il nuovo bonus mamma 2025 rappresenta un sostegno economico diretto che mira ad alleggerire il peso delle spese quotidiane per le famiglie numerose.

Il contributo consiste in 40 euro mensili per ogni mese o frazione di mese in cui la madre svolge attività lavorativa. Possono accedervi sia le lavoratrici dipendenti (ad eccezione di chi è impiegata in rapporti di lavoro domestico) sia le autonome, purché iscritte a una gestione previdenziale obbligatoria, incluse le casse professionali e la Gestione separata INPS.

L’importo del bonus non concorre alla formazione del reddito, quindi non è soggetto a tassazione.

A chi spetta il beneficio

La misura si rivolge a due principali categorie di madri:

  • madri con due figli: il bonus spetta fino al compimento del 10° anno di età del secondo figlio;
  • madri con tre o più figli: l’agevolazione è riconosciuta fino al 18° compleanno del figlio più piccolo, ma solo se la lavoratrice non ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Per questa seconda categoria, infatti, resta applicabile l’esonero contributivo (l’altro bonus mamma) introdotto dalla legge di Bilancio 2024, che rappresenta un’agevolazione alternativa e non cumulabile con il bonus monetario.

Durata e modalità di erogazione del bonus mamma 2025

Il bonus mamma 2025 può coprire fino a 12 mensilità complessive nell’anno di riferimento. L’INPS ha chiarito che la somma verrà corrisposta in un’unica soluzione nel mese di dicembre 2025 per tutte le mensilità maturate da gennaio a novembre. Tuttavia, se la domanda dovesse essere presentata in tempi non utili per la liquidazione entro dicembre, il pagamento potrà avvenire entro febbraio 2026.

In pratica, il contributo non viene accreditato mese per mese ma riconosciuto in un’unica rata annuale, dopo la verifica dei requisiti. Questa modalità semplifica la gestione amministrativa e garantisce un’erogazione più lineare del beneficio.

Requisiti per ottenere il contributo

Per poter accedere al bonus mamma 2025 è necessario soddisfare tutti i seguenti requisiti:

  • Essere madre di almeno due figli, compresi quelli adottivi o in affidamento preadottivo: in caso di due figli, il più piccolo deve avere meno di 10 anni; in caso di tre o più figli, il minore deve avere meno di 18 anni.
  • svolgere attività lavorativa: come dipendente, escluso il lavoro domestico; oppure come lavoratrice autonoma, iscritta a una forma previdenziale obbligatoria (INPS, casse professionali o Gestione separata INPS).
  • avere un reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro annui riferito all’anno 2025.

Il beneficio non spetta alle seguenti categorie di lavoratrici:

  • titolari di cariche sociali non iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie;
  • imprenditrici prive di copertura assicurativa IVS;
  • lavoratrici madri con tre o più figli che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato (per le quali vale l’esonero contributivo e non il bonus in denaro).

Casi di esclusione e cessazione del beneficio

Il diritto al bonus mamma 2025 non è permanente: cessa automaticamente nel momento in cui vengono meno i requisiti richiesti. Un esempio tipico riguarda la trasformazione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato. In questa situazione, il beneficio termina a partire dal mese in cui avviene la trasformazione.

Inoltre, se durante l’anno il figlio più piccolo raggiunge l’età limite prevista (10 o 18 anni a seconda dei casi), il bonus si interrompe a quel momento.

Per comprendere meglio la durata del bonus, l’INPS ha fornito alcuni esempi:

  • Madre con due figli, il più piccolo compie 10 anni a ottobre 2025: il bonus spetta da gennaio a ottobre, quindi per dieci mensilità.
  • Madre con tre figli, il più piccolo compie 18 anni a settembre 2025 e non ha un contratto a tempo indeterminato: il beneficio è riconosciuto da gennaio a settembre, per nove mensilità complessive.

Bonus mamma 2025: aiuto alle famiglie lavoratrici

Il bonus mamma 2025 rappresenta un tassello importante delle politiche familiari italiane, pensate per sostenere la genitorialità e promuovere l’occupazione femminile.

Pur trattandosi di un contributo di importo modesto, il beneficio assume un valore simbolico e pratico, soprattutto per le famiglie in cui il reddito principale proviene da contratti precari o autonomi.

La misura, inoltre, contribuisce a ridurre le disuguaglianze tra madri lavoratrici dipendenti e autonome, spesso penalizzate da una minore stabilità economica. Con questa iniziativa, si punta a favorire la permanenza delle donne nel mercato del lavoro, rafforzando il legame tra maternità e autonomia economica.

Riassumendo

  • Bonus mamma 2025: contributo di 40 euro mensili per madri con almeno due figli.
  • Destinato a lavoratrici dipendenti (non domestiche) e autonome con reddito sotto 40.000 euro.
  • Spetta fino ai 10 anni del secondo figlio o 18 del più piccolo.
  • Erogazione unica annuale a dicembre 2025 o entro febbraio 2026.
  • Escluse madri con contratto a tempo indeterminato e alcune categorie non assicurate.
  • Cessa al compimento dell’età limite o in caso di contratto stabile.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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