Uno dei governi più longevi è quello presieduto dall’attuale premier Giorgia Meloni. Solo un governo Craxi, che occupa il terzo posto, e un paio di governi Berlusconi sono durati di più.
E allora, ecco che il governo della leader di Fratelli d’Italia si accinge già a varare la sua quarta legge di Stabilità. La manovra di Bilancio è in procinto di vedere i natali, e alcune notizie — tra conferme da parte degli esponenti dell’esecutivo e indiscrezioni — hanno già fatto parlare di sé.
Oltre agli interventi in materia fiscale e previdenziale, suscitano particolare interesse nella popolazione italiana le misure di welfare per le famiglie.
Bonus, agevolazioni e provvedimenti a favore dei nuclei familiari più o meno abbienti restano un tema di grande importanza e di sicuro impatto sociale.
Alla voce aiuti per le famiglie, cosa riserverà la nuova legge di Bilancio del governo Meloni?
Bonus famiglie, ecco cosa contiene la legge di Bilancio del governo Meloni
Sicuramente ci saranno famiglie che beneficeranno del taglio dell’IRPEF per il secondo scaglione di reddito, ovvero per il ceto medio, composto da chi dichiara tra 28.000 e 50.000 euro l’anno.
Il taglio riguarda l’aliquota del 35%, che dal 2026 scenderà al 33%. Con un 2% in meno, il risparmio può arrivare fino a 440 euro di IRPEF in meno in un anno.
Il taglio si applica alla parte di reddito che supera il primo scaglione, fissato a 28.000 euro. Pertanto, sui 22.000 euro che rientrano in questo intervallo, il 2% corrisponde appunto a 440 euro di sconto fiscale. Si tratta di 440 euro in più nelle tasche di chi ha un reddito di 50.000 euro o superiore.
Naturalmente, al diminuire del reddito, scende anche il risparmio effettivo.
C’è inoltre l’ipotesi — ancora in discussione — di alzare a 60.000 euro il tetto del secondo scaglione. In tal caso, sulla parte eccedente i 50.000 euro, si applicherebbe un taglio del 10%, portando l’aliquota dal 43% al 33%.
Con questa estensione, l’utile complessivo arriverebbe a circa 1.440 euro annui. Tuttavia, questa proposta, fortemente sostenuta da Forza Italia, sembra aver perso consenso e potrebbe non essere approvata.
La quarta legge di Bilancio del governo, ecco cosa c’è per il welfare familiare
La manovra di Stabilità, ossia la quarta legge di Bilancio del governo Meloni, prevede dotazioni complessive per circa 16 miliardi di euro.
Per le famiglie, potrebbe nascere un nuovo strumento: il fondo previdenziale complementare per i nuovi nati. Si tratta di una misura ispirata a una legge regionale del Trentino, che prevede l’attivazione di un fondo di contribuzione previdenziale fin dalla nascita.
In pratica, al neonato verrebbero versati contributi in un fondo integrativo già nei primi mesi di vita, con l’obiettivo di promuovere la natalità e garantire un futuro previdenziale più solido. Inoltre, la misura punta a stimolare l’adesione ai fondi pensione complementari da parte dei genitori.
Confermata anche per il 2026 la misura del bonus nascite da 1.000 euro per ogni nuovo nato, introdotta con la precedente manovra. Il provvedimento, infatti, era stato concepito con validità biennale, e sarà quindi operativo anche per i nati del prossimo anno.
Il tutto si aggiunge agli altri sostegni già esistenti, come l’assegno unico universale, il bonus maternità e la maternità dei comuni.
Bonus mamma lavoratrice confermato e potenziato e poi per le famiglie bonus libri
Un altro intervento a favore delle famiglie — volto a incentivare la natalità e a sostenere i nuclei numerosi — riguarda il potenziamento delle misure a quoziente familiare.
Questo nuovo meccanismo di detrazioni fiscali è calibrato sulla composizione del nucleo familiare, con maggiori benefici per chi ha più figli.
Potrebbe inoltre essere introdotto un nuovo bonus libri, destinato a chi sostiene spese per l’acquisto di libri di testo e materiale di cancelleria, con la possibilità di recuperare parte della spesa tramite detrazione o rimborso.
Infine, come già previsto nel documento programmatico presentato a inizio ottobre, il bonus mamma lavoratrice — attualmente pari a 40 euro al mese — verrà non solo confermato, ma anche potenziato.