Bonus 200 euro, requisiti esonero contributivo da verificare al 23 giugno. Ecco i nuovi beneficiari

Nei fatti, anche chi ha avuto diritto all'esonero contributivo a maggio o a giugno, riceverà il bonus 200 euro in busta paga
2 anni fa
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Il bonus 200 euro sta per arrivare ma per qualcuno c'è una brutta notizia
Il bonus 200 euro sta per arrivare ma per qualcuno c'è una brutta notizia

Il D.L. 50/2022, c.d. decreto Aiuti, nel fissare le regole di accesso al bonus 200 euro per i lavoratori dipendenti, non ha previsto un requisito reddituale ma ha disposto che la discriminante che consente o meno il riconoscimento del bonus 200 euro, è la spettanza dell’esonero contributivo di cui all’ultima Legge di bilancio.

Nella circolare n° 73/2022, l’Inps ha allargato la platea dei potenziali beneficiari del bonus 200 euro.

La verifica del riconoscimento dell’esonero contributivo deve essere fatta non più, come prevede la norma, rispetto al primo quadrimestre, ma dal 1° gennaio al 23 giugno.

Giorno antecedente la pubblicazione della circolare n°73. Nei fatti, anche chi ha avuto diritto all’esonero contributivo a maggio o a giugno, riceverà il bonus 200 euro in busta paga.

Bonus 200 euro lavoratori dipendenti. Il requisito dell’esonero contributivo

Il bonus 200 euro è riconosciuto ai lavoratori dipendenti che nel primo quadrimestre dell’anno 2022 hanno beneficiato dell’esonero contribuivo di cui al comma 121 della Legge 234/2021, Legge di bilancio 2022, per almeno una mensilità.

Dunque, possono ottenere il bonus, i lavoratori dipendenti ai quali, anche in un solo mese del primo quadrimestre 2022:

  • spetta l’esonero contributivo sui contributi IVS (0,80%),
  • in forza di una retribuzione imponibile previdenziale non eccedente mensilmente l’importo di 2.692 euro (imponibile previdenziale).

In un recente approfondimento, la Fondazione studi consulenti del lavoro ha espresso l’interpretazione secondo la quale, per ottenere il bonus 200 euro è sufficiente che il lavoratore abbia i requisiti per ottenere l’esonero contributivo nel primo quadrimestre 2022. Al di là del fatto che lo stesso esonero risulti effettivamente dalle denunce contributive mensili del periodo interessato. Dunque, il bonus 200 euro spetta anche senza esonero contributivo.

Ciò perchè l’Inps ha rilasciato le istruzioni operative per la sua applicazione con un forte ritardo.

Nello specifico:

  • le istruzioni dell’Inps per riconoscere l’esonero sono state solo lo scorso 22 marzo con la diffusione della circolare n 43;
  • l’adozione di procedure informatiche ha ulteriormente determinato un ritardo nell’avvio del recupero dell’esonero contributivo in quanto non tutte le aziende produttrici dei software si sono adeguate entro il primo quadrimestre.

Infatti, l’Inps ha consentito la possibilità di effettuare il conguaglio dei mesi pregressi anche con la denuncia di competenza di maggio.

Ad ogni modo, al di là di quanto sostenuto dai Cdl, la norma dispone che la spettanza dell’esonero contributivo quale requisito per ottenere il bonus 200 euro, vada verificata in almeno uno dei mesi del primo quadrimestre 2022.

I chiarimenti dell’Inps. La norma è superata, si amplia la platea dei beneficiari

Proprio sul tale riferimento temporale, l’Inps,  a seguito di conforme parere del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, è intervenuta con la circolare n°73 del 24 giugno.

Nella circolare appena citata, l’Istituto di previdenza mette nero su bianco che:

  • la verifica del riconoscimento dell’esonero contributivo deve essere fatta non più rispetto al primo quadrimestre
  • ma dal 1° gennaio al 23 giugno.

Nei fatti, anche chi ha avuto diritto all’esonero contributivo a maggio o a giugno riceverà il bonus 200 euro in busta paga.

Dunque, la circolare va oltre le previsioni della norma, allargando potenzialmente la platea dei beneficiari del bonus 200 euro. Non è ancora chiaro se per prendere il bonus 200 euro, il lavoratore abbia dovuto effettivamente beneficiare dell’esonero. Nella circolare sopra citata di parla di “diritto all’esonero” o di “destinatari dell’esonero”, la norma si riferisce invece ai “beneficiari dell’esonero”.

Noi di Investire Oggi riteniamo sia plausibile l’interpretazione data dai consulenti del lavoro, come sopra dettagliata.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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