Dal 1° gennaio 2026 rivoluzione in arrivo in materia di bollette dell’energia elettrica e del gas. Perché il mercato libero, per essere davvero tale, deve essere anche semplificato. E finalmente arrivano segnali concreti in questa direzione.
Le numerose segnalazioni dei nostri lettori hanno dimostrato che c’era effettivamente bisogno di un ritocco. Basti pensare alle difficoltà che un cittadino incontra quando deve cambiare fornitore, con i conseguenti lunghi tempi di attesa per completare l’operazione. Dal prossimo anno, invece, il cambio sarà possibile in appena 24 ore.
Bollette luce e gas si cambia: risparmiare diventa semplice, in 24 ore scegli tu cosa spendere
Molti lettori ci hanno spesso segnalato problematiche legate alle bollette di luce e gas, in particolare ai cambi di tariffa e di fornitore.
In genere, un’azienda fornitrice – sia di energia elettrica che di gas – propone al cliente una tariffa agevolata al momento della sottoscrizione del contratto.
In un regime di concorrenza libera, infatti, le offerte per strappare clienti alla concorrenza sono numerose e spesso molto allettanti: prezzo bloccato per 12 mesi, sconti tariffari, oppure forniture quasi gratuite in determinate fasce orarie. Queste politiche commerciali fanno presa sugli utenti finali, ma nascondono un problema ben noto: il cambio tariffario al termine del periodo promozionale.
Dopo i 12 mesi di sconti (o al massimo 24), la normativa consente alle aziende di modificare la tariffa con una semplice comunicazione preventiva – talvolta vaga – e di applicare quella più conveniente per loro, spesso la più alta. Così, terminato il periodo di vantaggi, ecco che dal tredicesimo mese arriva il salasso in bolletta.
Poiché le bollette sono in genere bimestrali, il cliente si accorge del rincaro solo a danni già fatti.
Ecco cosa cambia effettivamente dal prossimo anno
Qual è la prima reazione di fronte a una bolletta salata? Cercare un fornitore meno caro. Oggi, il 90% degli utenti sceglie di cambiare azienda. Ma, nel frattempo, la bolletta più alta va comunque pagata.
Il problema è che, dall’avvio della pratica al passaggio definitivo, possono trascorrere settimane o addirittura mesi. Così, oltre alla prima bolletta cara, spesso si riceve anche una seconda fattura bimestrale con costi elevati, che va ugualmente pagata.
Dal 1° gennaio 2026, invece, entra in vigore lo switch in 24 ore: un cambio di fornitore molto più rapido e semplice rispetto a oggi. Non significherà passare al nuovo gestore il giorno successivo alla richiesta, ma i 60 giorni attuali saranno ridotti a 15 giorni o al massimo 3 settimane.
Questo permetterà di evitare il pagamento di una seconda bolletta salata, dopo quella che ha spinto l’utente a cambiare gestore.
La novità riguarderà sia le forniture di energia elettrica che quelle di gas. Inoltre, chi intenderà presentare anche una voltura (cioè il cambio di intestazione del contratto), potrà farlo contestualmente al cambio di gestore con un’unica domanda. Anche questo passaggio sarà quindi semplificato.