Benzina alle stelle: gli unici rimedi possibili secondo il prof. Ugo Bardi

Prezzo benzina alle stelle: Ugo Bardi evidenzia due soluzioni contro il caro-benzina, complementari tra loro, quali sono?
di
7 anni fa
1 minuto di lettura

Il docente universitario Ugo Bardi, della facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali a Firenze, ha scritto un pezzo sul caro-benzina, di cui abbiamo parlato diffusamente nei giorni scorsi (vedi il caso dell’Austria, accusata di fare dumping ai danni dell’Italia per “conquistare” i rifornimenti dei Tir all’interno dei propri confini). Sulla rete autostradale italiana, nello specifico lungo l’autostrada del Brennero, al confine con l’Austria, il prezzo della benzina (al servito) ha raggiunto in alcuni distributori la soglia psicologica dei 2 euro, con il gasolio a 1,9 euro.

No, no e no

Delle quattro tematiche affrontate, soltanto l’ultima contiene le due soluzioni positive, mentre le altre tre vengono scartate. Partiamo prima dai no professati da Ugo Bardi. Il primo è all’indirizzo del metano. Secondo il docente della facoltà del capoluogo di Firenze, il metano non è un combustibile ecologico e, come tale, dovrebbe uscire immediatamente dalla scena. Per spiegare il suo concetto, Bardi accosta al metano le cosiddette emissioni fuggitive, le quali creerebbero più danni rispetto a quanto già non faccia il carbone. No ai biocarburanti, come biodiesel e bioetanolo, la cui resa è inferiore rispetto a benzina e diesel e, soprattutto, questi utilizzano motori inquinanti e a bassa efficienza. Maglia nera anche per il biogas, nonostante ci sia una precisazione da fare a riguardo. Se il biogas (o biometano) offre dei vantaggi dal punto di vista delle emissioni di inquinanti, dall’altra parte non è sufficiente a coprire l’intero fabbisogno del parco vetture a livello internazionale.

Leggi anche: Prezzi benzina folli: da noi i costi più alti al mondo, ecco perché

Le due soluzioni

Ugo Bardi evidenzia due soluzioni contro il caro-benzina, complementari tra loro. La prima: il passaggio dai motori a combustione interna ai motori elettrici. La seconda soluzione, come detto complementare alla prima, è retrofittare le automobili a benzina e diesel trasformandole in auto elettriche.

Le opinioni del docente universitario hanno acceso la discussione tra gli utenti del Fatto, dove si contano oltre 140 commenti.

Leggi anche: Benzina alle stelle: sopra i 2 euro al Brennero, ecco perché colpa viene data all’Austria

Articolo precedente

Passa a Vodafone da Tim: offerte shock giugno 2018 con una pioggia di Gb in 4G

permessi legge 104 e mansione lavorativa
Articolo seguente

Permessi (ROL) non goduti pagati entro giugno in busta paga, se il datore di lavoro non li paga?