La Banca Centrale Europea (BCE), al termine della quarta riunione dell’anno per il suo board, ha reso noto l’ottavo taglio dei tassi di interesse in un anno per lo 0,25%, che scendono così al 2% sui depositi bancari, al 2,15% sui prestiti principali e al 2,40% sui prestiti marginali. La decisione verrà spiegata nei dettagli alla conferenza stampa delle 14.45, che sarà tenuta dal governatore Christine Lagarde. La francese dovrà rispondere verosimilmente alle domande circa il suo presunto abbandono dell’incarico prima della scadenza ufficiale dell’ottobre 2027.
Giallo Lagarde al WEF
Nei giorni scorsi, l’ormai ex CEO del World Economic Forum (WEF), Klaus Schwab, ha rilasciato un’intervista nel corso della quale ha dichiarato di avere incontrato Lagarde agli inizi di aprile per proporle la successione alla guida del consesso internazionale di cui ella fa già parte in qualità di consigliere esecutivo.
Al più tardi il cambio della guardia avverrebbe ad inizio 2027, con 10 mesi di anticipo rispetto alla scadenza del mandato di governatore centrale. Da Francoforte, tuttavia, è arrivata la smentita.
Nuove stime macro
Il comunicato della BCE ha aggiornato le previsioni macroeconomiche per l’Eurozona. L’inflazione attesa per il triennio in corso è:
- 2% per il 2025 dal 2,3% stimato a marzo;
- 1,6% per il 2026 dall’1,9% di marzo;
- 2% per il 2027.
Per l’inflazione “core”, al netto di generi alimentari freschi ed energia:
- 2,4% nel 2025 da 2,2%;
- 1,9% nel 2026 da 2%;
- 1,9% nel 2027 da 1,9%.
Quanto al Pil:
- +0,9% nel 2025 (invariato);
- +1,1% nel 2026 (da +1,2%);
- +1,3% nel 2027 (invariato).
Pausa estiva per tassi depositi BCE?
Tornando ai tassi di interesse, la BCE li ha abbassati di 200 punti base sui depositi bancari nell’ultimo anno. Erano arrivati al 4% con la stretta monetaria avviata nell’estate del 2022.
Il mercato sconta un altro taglio entro l’anno e sempre per lo 0,25%. Probabile una pausa estiva, un modo per evitare di completare l’allentamento monetario troppo presto e prima di avere la certezza che l’inflazione nell’Eurozona abbia stabilmente centrato il target del 2%. A maggio risulta scesa all’1,9%.
Tutta una enorme fregatura studiata a tavolino per imbrogliare meglio.