Assegno di inclusione al via, dal 18 dicembre le domande: ecco requisiti, regole e novità

Dal 18 dicembre via alle domande per l'Assegno di Inclusione, ecco come funzionerà la nuova misura che sostituisce il Reddito di Cittadinanza.
12 mesi fa
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assegno di inclusione
Foto © Pixabay

Si parte, dal 18 dicembre finalmente ecco partire l’Assegno di Inclusione. La nuova misura di inclusione sociale che il governo ha deciso di proporre in sostituzione del reddito di cittadinanza, apre i battenti. Ma a chi si rivolge il nuovo sussidio, chi può prenderlo e quali sono i requisiti? Ecco una sintetica ma esaustiva guida alla nuova misura in vigore dal primo gennaio prossimo.

“Salve, volevo capire di più sull’Assegno di Inclusione. Ho preso il reddito di cittadinanza fino a novembre, perché ho terminato i 18 mesi di fruizione e non lo prenderà più a dicembre.

Se i requisiti sono gli stessi, dovrei poter prendere l’assegno di inclusione a gennaio. Volevo saperne di più, mi aiutate?”

Assegno di inclusione al via, dal 18 dicembre le domande, ecco requisiti, regole e novità

Al posto del reddito di cittadinanza il governo ha deciso di varare due misure. La prima è attiva già da settembre, e si chiama SFL, ovvero Supporto alla Formazione e al Lavoro. La seconda parte a gennaio e si chiama ADI, cioè Assegno di Inclusione. Quest’ultima misura, per la quale le domande dovrebbero partire il 18 dicembre prossimo, riguarda famiglie al cui interno c’è almeno una persona con disabilità, minorenne, over 60 oppure in condizioni tali da essere preso in carico dai Servizi Sociali.

Tutti i nuclei familiari privi di queste persone, sono esclusi dall’Assegno di Inclusione, ma se rientrano nei limiti e nei requisiti previsti, possono avere accesso al Supporto Formazione e lavoro. Misura questa ad appannaggio quindi di soggetti attivabili al lavoro e facenti parte di nuclei familiari composti esclusivamente da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 59 anni.

Dal reddito di cittadinanza all’Assegno di Inclusione

Il reddito di cittadinanza veniva versato tramite ricariche mensili di una card simile alle classiche PostePay di Poste Italiane. Si chiamava Carta RDC, la card gialla popolarissima per tutti questi anni.

Adesso l’Assegno di inclusione verrà versato tramite la nuova Carta di Inclusione, che come per la card RDC, verrà emessa da Poste Italiane. Per il Supporto Formazione e lavoro invece, i soldi del sussidio prevedono il bonifico e nessuna card.

Importo, ISEE e cos’altro sapere per trovarsi pronti al 18 dicembre

L’importo massimo che si andrà a percepire di Assegno di Inclusione sarà di 500 euro al mese e 6.000 euro all’anno. L’importo sale in base alla composizione del nucleo familiare. Inoltre, come per il reddito di cittadinanza, c’è la possibilità di godere di 280 euro di componente aggiuntiva per l’affitto di casa per chi vive in una abitazione in locazione.

Il via alle domande dovrebbe consentire, come una nota del Ministero precisa, il versamento già a gennaio della prima mensilità di Assegno di Inclusione. La misura dura 12 mesi ma può essere prorogata di ulteriori 12 mesi dopo una sospensione di un mese. Al momento non c’è bisogno di presentare un nuovo ISEE per il “nuovo RdC” perché è ancora attivo e valido quello del 2023, cioè quello che ha dato la possibilità a molte famiglie di prendere il reddito di cittadinanza.

Anzi, l’ISEE 2023 dovrebbe essere utilizzato sia per fare domanda che per ricevere l’Assegno di Inclusione a gennaio e febbraio. Poi naturalmente bisognerà rinnovare l’ISEE per poter continuare a percepire l’Assegno di Inclusione.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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