Annullamento 730 precompilato. Perche conviene affrettarsi?

Annullamento e reinvio del 730 entro il 20 giugno per evitare sanzioni e incassare il rimborso IRPEF già a luglio
1 mese fa
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Annullare il 730 precompilato, indicazioni operative: come e quando

Il calendario fiscale 2025 lascia ai contribuenti un margine molto stretto per correggere gli errori fatti con il 730 precompilato.

Dal 19 maggio al 20 giugno è infatti aperta l’unica finestra che consente di annullare un 730 già trasmesso e inviarne uno nuovo senza incorrere in sanzioni. Chi sfrutta questo intervallo non solo evita le procedure più complesse previste dopo il 20 giugno, ma potrebbe anche ricevere il rimborso IRPEF già nella busta paga di luglio, a patto che il nuovo modello sia trasmesso entro tale data e non presenti anomalie che facciano scattare controlli preventivi.

Tuttavia potrebbero entrare in gioco anche altre variabili.

L’annullamento del 730 precompilato

La piattaforma “Dichiarazione precompilata” dell’Agenzia delle Entrate chiarisce che l’annullamento:

  • è consentito una sola volta;
  • è attivo dalle ore 19 maggio alle 23:59 del 20 giugno 2025;
  • può essere effettuato solo se lo stato della ricevuta risulta “Elaborato” e se si accede con le stesse credenziali usate per l’invio originario;
  • cancella integralmente i dati della dichiarazione, rendendo nuovamente disponibile il modello precompilato da zero.

Per procedere con l’annullamento il contribuente deve:

  • accedere alla propria area riservata con SPID, CIE o CNS;
  • aprire la sezione “Dichiarazione inviata” e scegliere “Annulla 730 inviato”;
  • scaricare e conservare la ricevuta di annullamento;
  • compilare e ritrasmettere un nuovo 730, correggendo i dati errati.

La procedura è totalmente telematica e non richiede la firma di un intermediario, ma è bene ricordare che dopo l’annullamento non risulta più alcuna dichiarazione inviata: se non si invia il nuovo 730 si ricade nell’omessa dichiarazione con sanzioni fino al 120 % dell’imposta dovuta co un minimo di 250 euro.

Cosa cambia dopo il 20 giugno

Una volta scaduta la finestra, il 730 non è più annullabile on-line.

Chi scopre un errore potrà: presentare un 730 integrativo (solo se la correzione è a favore del contribuente) entro il 25 ottobre; presentare un modello Redditi correttivo entro il 31 ottobre 2025 o un Redditi “tardivo” nei cinque anni successivi; in casi specifici, ricorrere al 730 rettificativo con assistenza CAF/professionista.

Queste vie alternative comportano tempi più lunghi, possibili costi di assistenza e, soprattutto, posticipano l’arrivo di eventuali rimborsi.

Annullamento 730. Perché conviene affrettarsi?

Il vantaggio principale è di tipo finanziario.

Infatti, chi trasmette il 730 entro il 20 giugno potrebbe trovare il conguaglio IRPEF direttamente nello stipendio di luglio, perché l’Agenzia ha ancora i dieci giorni necessari per inviare i prospetti di liquidazione ai sostituti d’imposta (modello 730/4). Senza avere ricevuto il 730/4 il datore di lavoro non può effettuare i conguagli.

A livello procedurale, a partire dalla retribuzione di competenza di luglio, il datore di lavoro o l’ente pensionistico deve (vedi istruzioni 730/2025):

effettuare i rimborsi relativi all’Irpef e ad altre imposte risultanti dal modello 730-4 oppure trattenere le somme dovute (o le rate, se richiesto) per saldo e acconti Irpef, cedolare secca, addizionali regionali e comunali, acconti su redditi soggetti a tassazione separata, e imposta sostitutiva sui premi di risultato.

Il sostituto d’imposta non effettua il rimborso o la trattenuta per singole imposte o addizionali se l’importo dichiarato è pari o inferiore a 12 euro.

Per i pensionati, queste operazioni iniziano a partire da agosto o settembre, anche in caso di rateizzazione.

In sintesi, sempre in base all’art.19 sopracitato, i rimborsi saranno così effettuati:

  • modello 730 consegnato a maggio: rimborso a luglio;
  • con modello 730 consegnato a giugno: rimborso 730 a luglio/agosto;
  • modello consegnato a luglio: rimborso 730 ad agosto-settembre;
  • con modello consegnato a settembre: rimborso ad ottobre/novembre.

Dunque, occorre tenere presente che:

  • ci sono molte probabilità però che i rimborsi delle dichiarazioni pervenute dopo il 31 maggio e fino al 20 giugno vengano accreditati tra agosto e settembre;
  • eventuali controlli preventivi (crediti oltre 4.000 €, incoerenze nei dati, ecc.) possono far slittare il pagamento di alcuni mesi.

In ipotesi di controlli preventivi i rimborsi poi saranno erogati direttamente dall’Agenzia delle entrate.

Il “premio” di luglio non è quindi garantito, ma la statistica premia comunque chi chiude tutto entro il 20 giugno: nella peggiore delle ipotesi il conguaglio arriverà in agosto, nella migliore già con la prima busta paga estiva.

Altri motivi per fare in fretta

  • Liquidità immediata: avere il rimborso a luglio significa disporre di extra-entrate in un periodo in cui molte famiglie sostengono spese per ferie, tasse universitarie o rate di mutuo variabili.
  • Meno burocrazia: presentare un 730 corretto nei tempi ordinari evita di dover ricorrere, a ottobre o più tardi, a integrativi e modelli Redditi che richiedono documentazione aggiuntiva e l’intervento di un professionista.
  • Prevenzione delle sanzioni: rimediare agli errori durante la finestra di annullamento elimina il rischio di omessa o infedele dichiarazione e relativi interessi e sanzioni.

Conclusioni

Il 20 giugno 2025 non è soltanto la scadenza per cancellare un 730 sbagliato, ma un vero spartiacque.

Agire adesso significa:

  • evitare procedure integrative ben più onerose;
  • aumentare le probabilità di ricevere il conguaglio IRPEF già in luglio (o, nel peggiore dei casi, ad agosto);
  • mettere al riparo il proprio portafoglio da sanzioni e interessi.

In definitiva, chi individua un errore nel modello già inviato farebbe bene ad  annullare il 730, ricompilare con cura e trasmettere il nuovo dichiarativo entro la mezzanotte del 20 giugno. Una manciata di giorni di lavoro che possono trasformarsi in un anticipo di liquidità prezioso per l’estate.

Riassumendo

  • Finestra unica di annullamento: dal 19 maggio al 20 giugno 2025 si può cancellare il 730 già inviato, ma solo una volta.
  • Procedura 100 % online: accesso con SPID/CIE/CNS, clic su “Annulla 730 inviato”, salvataggio ricevuta e nuovo invio entro il 20 giugno.
  • Zero dichiarazioni in sospeso: se dopo l’annullamento non si rimanda il 730, si potrebbe configurare omessa dichiarazione con sanzioni fino al 120 % dell’imposta (min. 250 €).
  • Rimborso più rapido: trasmettendo il nuovo 730 entro il 20 giugno il conguaglio IRPEF può arrivare già nella busta paga di luglio (agosto per i pensionati).
  • Meno burocrazia, meno rischi: evitare integrativi/Redditi correttivi dopo il 20 giugno riduce tempi, costi e controlli preventivi (crediti > 4.000 €, incoerenze, ecc.)

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.