Aliquote Irpef: le famiglie italiane potrebbero aumentare la loro capacità di spesa. Ecco la ricetta

Per far ripartire l’economia italiana si potrebbe tentare una rimodulazione degli scaglioni Irpef, a vantaggio della classe media. Vediamo di cosa si tratta.
5 anni fa
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In una recente dichiarazione, Massimo Miani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti e degli Esperti Contabili, da la sua ricetta per la crescita economica del nostro paese. Si tratta di una rimodulazione delle aliquote Irpef, in particolare dello scaglione che colpisce principalmente la classe media.

Irpef e le sue aliquote

L’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, è un’imposta progressiva, in quanto colpisce il reddito con aliquote che dipendono dagli scaglioni di reddito.

L’imposta lorda è determinata applicando al reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili, le aliquote per scaglioni di reddito.

Attualmente le fasce di reddito, previste dal nostro ordinamento, sono 5; 6 se si considera la fascia della no tax area per redditi inferiori a 8.145 euro (soglia di reddito entro la quale l’imposta dovuta è pari a zero).

Gli scaglioni Irpef sono i seguenti:

  • Per redditi fino a 15 mila euro: aliquota del 23%;
  • Da 15.000,01 a 28.000: aliquota del 27%;
  • Da 28.000,01 a 55.000: aliquota del 38%;
  • Da 55.000,01 a 75.000: aliquota del 41%;
  • Oltre 75.000: aliquota del 43%.

Come è possibile notare, dal secondo al terzo scaglione c’è un salto di ben 11 punti percentuali.

Accorpare il secondo e il terzo scaglione di reddito, è possibile?

Per Miani la soluzione per la crescita economica del nostro paese sarebbe quella di estendere l’aliquota del 27% anche per redditi compresi tra i 28.000,01 e i 55.000 euro (esattamente la terza fascia di reddito), impresa difficilissima (costerebbe ben 9 miliardi), ma che darebbe un enorme slancio all’economia italiana e alla capacità di spesa delle famiglie italiane.

Prosegue Miani, nella sua dichiarazione pubblicata da “ItaliaOggi.it”: “Sappiamo che non è facile reperire risorse, abbiamo visto quanto è stato difficile trovarle per sterilizzare l’aumento dell’Iva nell’ultima legge di Bilancio, ma è a nostro avviso indubbio che una rimodulazione delle aliquote così concepita avrebbe un effetto positivo sul ciclo economico”.

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