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Oggi: 18 Dic, 2025

Allarme sull’uso dell’intelligenza artificiale: atti fiscali con citazioni “fantasma”

L’Agenzia delle Entrate interviene sull’uso intelligenza artificiale, avviando controlli interni e annunciando sanzioni per errori negli atti fiscali
11 ore fa
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uso intelligenza artificiale
Foto © Investireoggi

L’attenzione sull’uso delle nuove tecnologie all’interno della pubblica amministrazione è tornata alta dopo una recente presa di posizione dell’Agenzia delle Entrate. Con un comunicato ufficiale diffuso nelle ultime ore, l’Amministrazione finanziaria ha chiarito che potranno scattare sanzioni disciplinari nei confronti dei propri dipendenti qualora venga accertato un utilizzo non conforme dell’intelligenza artificiale, anche quando l’irregolarità riguardi un solo atto.

Uso intelligenza artificiale improprio: le contestazioni dell’UNCAT

L’intervento dell’Agenzia nasce da una segnalazione avanzata dall’Unione nazionale delle Camere degli avvocati tributaristi (UNCAT). L’associazione ha portato all’attenzione dell’Amministrazione alcune anomalie riscontrate in atti di accertamento fiscale.

In tali documenti sarebbero stati citati provvedimenti giurisprudenziali e documenti di prassi ministeriale che, di fatto, non risultano esistenti. Secondo i professionisti, queste imprecisioni potrebbero essere riconducibili a errori tipici dei sistemi di intelligenza artificiale. Sistemi noti per la capacità di generare contenuti plausibili ma non sempre fondati su fonti reali.

Gli avvocati tributaristi hanno definito la situazione particolarmente delicata, sottolineando come non sia rilevante stabilire se la tecnologia utilizzata sia stata sviluppata internamente o acquisita sul mercato. Ciò che conta, secondo l’associazione, è la necessità di rafforzare i controlli e le regole di gestione. Il tutto, al fine di evitare che strumenti innovativi possano incidere negativamente sulla correttezza e sull’affidabilità degli atti amministrativi.

La risposta del fisco

La risposta dell’Agenzia delle Entrate non si è fatta attendere. L’Amministrazione ha reso noto di aver contattato tempestivamente l’UNCAT con l’obiettivo di approfondire le segnalazioni e valutare eventuali interventi correttivi. Tuttavia, l’associazione ha spiegato di non poter fornire ulteriori dettagli o documentazione, richiamando il rispetto del segreto professionale e la tutela della riservatezza dei contribuenti coinvolti.

Nonostante l’assenza dell’atto specifico oggetto delle contestazioni, l’Agenzia ha, comunque, deciso di procedere con un’indagine interna di ampio respiro. L’attività di verifica è stata estesa a tutte le strutture territoriali, con l’obiettivo di accertare il rispetto delle regole interne che disciplinano l’uso delle tecnologie di intelligenza artificiale generativa. Tali regole erano state formalizzate con una specifica policy emanata il 23 ottobre scorso.

Nel comunicato viene chiarito che eventuali violazioni non saranno considerate di scarsa rilevanza. Anche nel caso in cui l’irregolarità dovesse riguardare un singolo provvedimento, l’Amministrazione procederà con l’adozione di misure disciplinari nei confronti dei funzionari responsabili. Il messaggio è chiaro: l’attenzione sul corretto utilizzo degli strumenti digitali deve essere massima e costante.

Il punto centrale ribadito dall’Agenzia riguarda il perimetro entro il quale le nuove tecnologie possono essere impiegate. I sistemi di intelligenza artificiale generativa non devono mai essere utilizzati per la redazione diretta di atti amministrativi connessi all’attività istituzionale. Il divieto comprende non solo gli atti di accertamento, ma anche tutte le fasi legate alla gestione del contenzioso, sia in sede giudiziale sia in ambito stragiudiziale, oltre alle fasi interne dei procedimenti amministrativi.

L’uso dell’intelligenza artificiale: opportunità e rischi

L’uso dell’intelligenza artificiale tra fisco e contribuente (vedi anche la nostra intervista a Gianluca Tartaro, presidente ADC), con al vicenda segnalata da UNCAT, mettendo nuovamente in evidenza opportunità e rischi. Se da un lato le nuove tecnologie possono rappresentare un supporto utile per migliorare l’efficienza degli uffici, dall’altro emerge la necessità di confini chiari e di controlli rigorosi per tutelare la certezza del diritto e la fiducia dei cittadini.

In questo contesto, la posizione dell’Agenzia delle Entrate appare orientata a preservare il ruolo umano nella formazione degli atti, evitando che strumenti automatizzati possano sostituire il giudizio e la responsabilità dei funzionari pubblici.

Riassumendo

  • L’Agenzia delle Entrate minaccia sanzioni per uso irregolare dell’intelligenza artificiale negli atti fiscali.
  • La segnalazione nasce da avvocati tributaristi per citazioni giuridiche inesistenti in accertamenti.
  • Gli errori potrebbero derivare da allucinazioni generate da sistemi di intelligenza artificiale.
  • L’Agenzia ha avviato un’indagine interna su tutte le strutture territoriali.
  • Le violazioni comporteranno provvedimenti disciplinari anche per singoli atti amministrativi.
  • Vietato l’uso intelligenza artificiale nella redazione diretta di atti e gestione del contenzioso.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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