Barclays presenta un Certificate con cedola iniziale del 22%, ultima occasione per trasformare le perdite in valore.
Con l’avvicinarsi del 31 dicembre 2025, migliaia di investitori si trovano di fronte a una scadenza cruciale: le minusvalenze fiscali accumulate nel 2021 si estingueranno definitivamente. Il tempo per agire si riduce ogni giorno, e con esso la possibilità di recuperare un vantaggio fiscale significativo.
Per ogni 10.000€ non compensati, si perdono 2.600€ di beneficio fiscale: un impatto concreto, non teorico. Dopo quattro anni, come stabilito dalla normativa italiana, il credito fiscale si trasforma in una perdita reale e irrecuperabile.
Il contesto fiscale italiano non aiuta: la distinzione tra “redditi diversi” e “redditi da capitale” limita fortemente le opzioni disponibili per compensare le minusvalenze.
Dividendi, cedole obbligazionarie o proventi da fondi ed ETF restano esclusi da tale compensazione, rendendo difficile ottimizzare la fiscalità del portafoglio. Il risultato? Molti investitori, pur avendo accumulato perdite in passato, finiscono per pagare imposte su nuovi guadagni che non possono bilanciare.
Il nuovo Maxi Certificate Barclays: 22% di premio e recupero fiscale accelerato
Tra le proposte oggi disponibili sul mercato, il nuovo Certificato Barclays (ISIN XS3135998253) si distingue per struttura e obiettivi. Pensato per chi intende azzerare le minusvalenze entro fine 2025, il prodotto prevede:
- Maxi Cedola iniziale del 22% a dicembre 2025,
- Cedole trimestrali dell’1% (4% annuo) per l’intera durata,
- Barriera al 60% su cedole e capitale,
- Quattro sottostanti decorrelati e di primissimo livello: STMicroelectronics, Rheinmetall, Prysmian, Saipem.
Una struttura studiata per massimizzare il rendimento nel breve termine
Premio iniziale del 22% a dicembre 2025
Il tratto distintivo di questo certificato è la concentrazione del rendimento nei primi mesi. Se i sottostanti si mantengono sopra la barriera del 60%, l’investitore incassa già entro dicembre 2025 un premio lordo del 22%, potendo così compensare subito eventuali minusvalenze.
Questo meccanismo è particolarmente adatto a chi desidera:
- recuperare rapidamente le perdite fiscali accumulate;
- generare liquidità senza sacrificare l’esposizione al mercato;
- ridurre il rischio temporale, concentrando la performance in un orizzonte breve.
Esempio pratico:
Un investitore con 20.000€ di minusvalenze investendo 100.000€ nel certificato riceverebbe un premio di 22.000€ a dicembre 2025. I primi 20.000€ non sarebbero tassati, consentendo un recupero totale in meno di dodici mesi.
Cedole trimestrali dell’1% e effetto memoria
Dal secondo trimestre (aprile 2026), il certificato continua a distribuire premi trimestrali dell’1%, condizionati alla stessa barriera del 60%. L’effetto memoria consente di accumulare e recuperare eventuali cedole non corrisposte, garantendo continuità di rendimento nel medio periodo.
Barriera profonda al 60%: protezione condizionata
La doppia barriera – cedolare e di capitale – fissata al 60% rappresenta un livello di protezione significativo.
In concreto, i sottostanti possono scendere fino al 40% senza compromettere cedole o rimborso finale, offrendo un margine di sicurezza elevato rispetto alla volatilità di mercato.
Autocall trimestrale: flessibilità e opportunità
A partire da ottobre 2026, il certificato prevede la possibilità di rimborso anticipato se tutti i titoli del paniere superano il 100% del valore iniziale. In questo scenario, l’investitore riceve l’intero capitale investito più tutti i premi maturati, inclusi quelli in memoria.
Il meccanismo autocall resta attivo fino alla scadenza naturale (ottobre 2029), offrendo una gestione dinamica e flessibile.
Un paniere strategico e bilanciato
Prysmian S.p.A. – Il leader globale dei cavi
Con oltre 15 miliardi di capitalizzazione, Prysmian è protagonista assoluta nella produzione di cavi per energia e telecomunicazioni. L’azienda beneficia direttamente della transizione energetica e degli ingenti investimenti infrastrutturali in Europa e Nord America.
Negli ultimi due anni, il titolo ha guadagnato oltre il 60%, sostenuto da un portafoglio ordini record superiore a 30 miliardi di euro, margini EBITDA oltre il 12% e una politica di dividendi in costante crescita. Il settore, spinto da elettrificazione e digitalizzazione, si conferma uno dei pilastri dell’economia europea.
Rheinmetall AG – Il motore della difesa europea
La società tedesca è uno dei principali beneficiari del nuovo ciclo di riarmo del continente. Con un incremento di oltre il 380% in cinque anni e un backlog di oltre 40 miliardi di euro, Rheinmetall consolida la sua leadership nella produzione di munizioni, sistemi di difesa aerea e veicoli blindati.
L’impegno dei paesi NATO ad aumentare le spese militari oltre il 2% del PIL garantisce una visibilità di lungo periodo ai ricavi e una domanda strutturalmente sostenuta.
Saipem S.p.A. – L’ingegneria per la transizione energetica
Dopo la ristrutturazione finanziaria del 2022, Saipem ha ritrovato solidità operativa. Oggi è uno dei principali player globali nella realizzazione di infrastrutture offshore per energia tradizionale e rinnovabile.
La sua presenza nei mercati emergenti e la capacità di gestione di progetti complessi – dagli impianti eolici galleggianti ai gasdotti – la rendono una componente chiave del paniere, combinando potenziale di crescita e resilienza industriale.
STMicroelectronics N.V. – I semiconduttori europei
STMicroelectronics continua a rafforzare il proprio ruolo nei segmenti a più alto valore tecnologico: automotive elettrico, IoT e industria avanzata. L’espansione produttiva in Europa, sostenuta dal Chips Act, e la specializzazione nei chip al carburo di silicio (SiC) posizionano l’azienda come leader nel nuovo paradigma dell’elettrificazione globale.
Perché scegliere questo certificato
Punti di forza
- Maxi Cedola 22% a dicembre 2025: recupero fiscale immediato.
- Barriera al 60%: protezione condizionata fino a discese del 40%.
- Effetto memoria: cedole potenzialmente recuperabili.
- Autocall trimestrale: possibilità di uscita anticipata.
- Emittente solido: Barclays Bank PLC, rating A+ (S&P).
A chi si rivolge
- Investitori con minusvalenze da compensare entro il 2025.
- Chi desidera flussi cedolari elevati nel breve periodo.
- Chi vuole mantenere l’esposizione su settori strategici europei.
- Profili che privilegiano strumenti efficienti e fiscalmente ottimizzati.
Rischi da considerare
- Capitale a rischio: se a scadenza anche un solo sottostante scende sotto la barriera del 60%, la perdita sarà proporzionale alla performance del peggiore.
- Rischio emittente: in caso di default di Barclays, il capitale non è garantito.
- Effetto worst-of: la performance dipende sempre dal titolo peggiore del paniere.
- Volatilità settoriale: STM e Saipem presentano storicamente maggiore variabilità rispetto a Prysmian e Rheinmetall.
Come acquistarlo
Il certificato è quotato su Borsa Italiana (EuroTLX) con codice ISIN XS3135998253 ed è disponibile tramite i principali intermediari autorizzati. Prima dell’investimento, è indispensabile consultare la documentazione ufficiale e confrontarsi con un consulente abilitato.
In sintesi:
il Maxi Certificate Barclays rappresenta uno strumento fiscale e strategico insieme. Un modo concreto per trasformare minusvalenze in valore immediato, mantenendo al contempo un profilo di rischio equilibrato e una prospettiva di rendimento diversificata.
Questo contenuto è stato realizzato con il contributo di uno sponsor. Le informazioni riportate non costituiscono in alcun caso consulenza finanziaria. Opinioni e considerazioni non vanno intese come raccomandazioni di investimento. Prima di investire, si invita a consultare la documentazione ufficiale dell’emittente e a rivolgersi a un consulente abilitato