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Oggi: 05 Dic, 2025

Dalle truffe alla stretta, superbonus verso l’epilogo finale: dove finisce e dove resiste

Il superbonus, introdotto nel 2020 con detrazione al 110%, si avvia alla conclusione tra restrizioni, proroghe e condizioni specifiche
3 mesi fa
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Superbonus
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Il 31 dicembre 2025, salvo colpi di coda, segnerà l’epilogo del superbonus. Anche se, per effetto di quanto previsto dal decreto Economia (DL n. 95/2025) la potenziata detrazione fiscale potrà applicarsi, in specifici casi ed a specifiche condizioni anche per le spese del 2026.

Ricordiamo che il superbonus fu introdotto con tutte le migliori intenzioni qualche anno fa (da luglio 2020) con una percentuale di detrazione al 110% delle spese sostenute per specifici lavori edilizi (cappotto termico, ecc.). Prevista anche l’opzione per lo sconto in fattura e cessione del credito.

La stretta sul superbonus

Nel tempo, tuttavia, il legislatore pian piano ci ha ripensato.

Un ripensamento causato dalle numerose truffe perpetrate da addetti ai lavori, consulenti e contribuenti compiacenti. Truffe superbonus che nella maggior parte di casi si concretizzavano in cantieri fittizi, false fatture e visti di conformità apposti su queste operazioni. Operazioni finalizzate solo a maturare crediti da cedere ed incassare.

Ecco, quindi, che nel corso degli anni successivi il superbonus è stato oggetto di una décalage sia nella percentuale di detrazione spettante sia nelle ipotesi in cui viene ammesso.

Per le spese 2025 è al 65%

Arrivando ad oggi, senza ripercorrere dettagliatamente tutto il percorso, il superbonus spetta al 65% delle spese sostenute nel periodo 1° gennaio 2025 – 31 dicembre 2025.

La detrazione, tuttavia, è riconosciuta solo per lavori fatti sull’edificio condominiale. Stessa detrazione anche per spese sostenute da persone fisiche per lavori fatti su edifici composti da due a quattro unità immobiliari, anche se posseduti da unico proprietario e per spese sostenute da enti del terzo settore. Sia in caso di condominio sia negli altri casi appena elencati, il superbonus al 65% spetta a condizione che per i lavori in oggetto, alla data del 15 ottobre 2024 risulti:

  • presentata la CILAS se trattasi di lavori non condominiali;
  • presentata la CILAS e adottata la delibera condominiale dei lavori, se trattasi di interventi su edificio condominiale;
  • presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici.

Quando il superbonus resta al 110% nel 2025 e 2026

Il superbonus resta al 110% anche per tutte le spese sostenute nel 2025, per le zone interessate dagli eneti sismici verificati nelle regioni Abruzzo, Marche e Umbria il 6° aprile 2009 e a far data dal 24 agosto 2016 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza.

Sempre per le predette zone terremotate il superbonus si mantiene al 110% anche per le spese sostenute nel 2026 purché siano rispettate le condizioni di cui all’art. 4, commi da 2 a 4 del DL n. 95/2025 (decreto Economia). In dettaglio, è richiesto che la detrazione sia goduta nella forma dello sconto in fattura o cessione del credito (quindi, non nella forma della detrazione); che le domande per la concessione del contributo pubblico per la ricostruzione risultino presentate dal 30 marzo 2024. Le due predette condizioni devono essere entrambe verificate.

Riassumendo

  • Il superbonus termina il 31 dicembre 2025, salvo proroghe limitate dal decreto Economia.
  • Nato nel 2020 con detrazione al 110% e possibilità di sconto o cessione credito.
  • Numerose truffe (cantieri fittizi, fatture false, crediti fittizi) hanno portato a restrizioni.
  • Dal 2025 detrazione al 65% solo per condomini, edifici 2-4 unità e terzo settore.
  • Obbligo di CILAS o titoli abilitativi presentati entro il 15 ottobre 2024.
  • Zone terremotate: detrazione 110% valida fino al 2026, con condizioni specifiche.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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