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Oggi: 05 Dic, 2025

Detrazioni per familiari a carico. Novità decreto correttivo riforma fiscale

Il decreto correttivo fiscale 2025 salva le altre agevolazioni per tutti i familiari fiscalmente a carico
5 mesi fa
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Il decreto correttivo fiscale 2025 salva le altre agevolazioni per tutti i familiari fiscalmente a carico

Con l’approvazione del D.Lgs correttivo e integrativo delle norme già adottate ai fini delle riforma fiscale, il Governo rimette mano alla detrazioni per carichi di famiglia alleggerendo come vedremo le conseguenze negative legate al restringimento della platea dei beneficiari.

L’obiettivo è quello di consentire al contribuente che non ha diritto alle detrazioni per carichi di famiglia per i familiari diversi dai figli o dal coniuge, di continuare a sfruttare le altre agevolazioni riconosciute dalla normativa fiscale: si pensi alle detrazioni/deduzioni delle spese sostenute per i familiari a carico o ancora alle disposizioni in materia di welfare aziendale.

Vediamo nello specifico cosa prevede il nuovo decreto di riforma approvato in via preliminare dal Governo Meloni.

Le detrazioni per carichi di famiglia. Come sono cambiate?

Prima di entrare nello specifico della questione è necessario partire dalle modifiche alla detrazioni per carichi di famiglia previsti dalla Legge di bilancio 2025.

Le novità sono operative da quest’anno con effetti però sui dichiarativi 2026, periodo d’imposta 2025.

Nei fatti per questa stagione dichiarativa valgono le vecchie regole.

La Legge di bilancio 2025 ha modificato l’art.12 del TUIR (DPR 917/86) in materia di carichi di famiglia.

In particolare intervenendo in primis sul c.1 lett c).

Fino al periodo d’imposta 2024 la detrazione era riconosciuta per ciascun figlio, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati, di età pari o superiore a 21 anni.  Senza alcun limite di età massima. Fermo restando il rispetto dei limiti reddituali richiamati dalla stessa norma.

Per i figli fino a 21 anni viene erogato l’assegno unico.

I nuovi limiti di età

La Manovra ha però introdotto un limite di età entro il quale il figlio può essere considerato fiscalmente a carico dando diritto alle detrazioni per carichi di famiglia.

In particolare, dal 2025 la detrazione per carichi di famiglia spettante, con riferimento ai figli a carico, è riconosciuta sempre nella misura di 950 euro:

  • per ciascun figlio, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi, affiliati o affidati di età pari o superiore a 21 anni ma inferiore a 30 anni;
  • per i figli del coniuge deceduto, conviventi con il coniuge superstite, di età pari o superiore a 21 anni ma inferiore a 30 anni;
  • per ciascun figlio di età pari o superiore a 30 anni con disabilità accertata ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992 (salvo quanto diremo più avanti).

La detrazione per figli a carico dunque si applicherà esclusivamente con riferimento ai figli di età pari o superiore a 21 anni ma inferiore a 30 anni.  Salvo che nel caso di soggetti disabili per i quali non ci sono limiti di età massima.

Infatti, la detrazione spetta, inoltre, per ciascun figlio con disabilità accertata ai sensi della l. n. 104 del 1992, di età pari o superiore a 21 anni (circolare 4/2025).

Le novità sulle detrazioni per carichi di famiglia sono state chiarite dall’ADE.

Le novità per gli altri familiari

Prima della legge di bilancio 2025, la detrazione teorica di 750 euro per carichi di famiglia, da ripartire tra gli aventi diritto, spettava per ciascun altro familiare indicato dall’articolo 433 del Codice Civile, a condizione che:

  • convivesse con il contribuente oppure
  • percepisse da lui assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria.

Sono comunque esclusi i figli da questa detrazione.

I soggetti menzionati nell’art. 433 c.c. sono:

  • il coniuge;
  • i figli, anche adottivi, e, in loro mancanza, i discendenti prossimi;
  • i genitori e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi;
  • gli adottanti;
  • i generi e le nuore;
  • il suocero e la suocera; i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali.

Post Manovra 2025, tale detrazione teorica di 750 euro (da rapportare poi al reddito) è riconosciuta solo agli ascendenti (genitori, nonni e bisnonni) ) che convivono con il contribuente.

Di conseguenza, pertanto, in merito alle nuove regole sulle detrazioni per familiari a carico:

  • non sarà più possibile beneficiare delle detrazioni e deduzioni relative agli oneri e alle spese sostenute per gli altri familiari indicati nell’articolo 433 c.c. (ad esempio, suoceri, fratelli, generi, ecc.);
  • resta invece ammesso il beneficio, in conformità alle norme vigenti, per le spese e gli oneri sostenuti per gli ascendenti conviventi fiscalmente a carico (genitori, nonni e bisnonni) e per il coniuge fiscalmente a carico, purché non legalmente ed effettivamente separato.

Clausola di salvaguardia per i figli over 30

Già dal 2022, rispetto ai figli per i quali il contribuente percepisce l’assegno unico era possibile comunque sfruttare le altre agevolazioni previste per i figli a carico da intendersi per tali quelli che rispettano i seguenti limiti reddituali: 2840,51 euro, 4.000 euro per i figli fino a 24 anni. Ciò grazie alla previsioni di cui al c.4 ter dell’art. 12 in esame.

In tal senso anche la circolare 4/2025 dopo le modifiche sui requisiti anagrafici dei figlia apportati dalla L. di bilancio 2025 (1° pr):

Ne consegue, pertanto, che l’esclusione dal reddito di lavoro dipendente delle misure di welfare riconosciute dal datore di lavoro in favore dei figli del dipendente, e la possibilità di fruire delle detrazioni e delle deduzioni spettanti per gli oneri e le spese sostenuti nell’interesse dei figli fiscalmente a carico, continuano ad applicarsi a prescindere dai requisiti anagrafici di cui alla lettera c) del comma 1 del medesimo articolo 12 del TUIR, fermo restando, ove richiesto, il rispetto del requisito reddituale di cui all’articolo 12, comma 2, del TUIR.

Facciamo un esempio, Tizio ha sostenuto delle spese per l’iscrizione universitaria del figlio over 30 disoccupato; per tale figlio non spetteranno più le detrazioni per carichi di famiglia per limiti di età (art 12 TUIR) ma la spesa potrà essere scaricata da Tizio in quanto il figlio rispetta i requisiti reddituali richiesti dalla legge (reddito fino a 2840,51).

Dunque lo stop vale solo per i carichi di famiglia.

Detrazioni per familiari a carico. Novità correttivo riforma fiscale

Veniamo alle novità del decreto correttivo della riforma fiscale.

La clausola di salvaguardia prevista per i figli over 30 (vedi precedente pr.) viene ora estesa agli altri familiari rispetto ai quali non sono più riconosciute le detrazioni per carichi di famiglia.

A tal fine viene sostituito il già citato comma 4-ter dell’art. 12 del TUIR:

Ai fini delle disposizioni fiscali che fanno riferimento alle persone indicate nel presente articolo si considerano, ancorché non spetti una detrazione per carichi di famiglia, il coniuge non legalmente ed effettivamente separato, i figli, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi, affiliati o affidati, e i figli conviventi del coniuge deceduto, nonché le altre persone elencate nell’articolo 433 del codice civile che convivono con il contribuente o percepiscono assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria”.

Così, riprendendo l’esempio precedente, la spesa potrà essere portata in detrazione da Tizio anche se ad esempio sostenuta per la sorella convivente se con redditi non superiori a euro 2840,51.

Riassumendo

  • Nuovi limiti per le detrazioni figli, dal 2025, la detrazione di 950 € spetta solo per i figli tra 21 e 30 anni. Oppure senza limiti di età se disabili. Per i minori di 21 anni c’è l’assegno unico.
  • Esclusione degli altri familiari (art. 433 c.c.), non spetta più la detrazione da 750 € per suoceri, fratelli, nuore, ecc. Resta solo per gli ascendenti (genitori, nonni) conviventi e fiscalmente a carico.
  • Agevolazioni fiscali ancora accessibili per i figli. Anche senza la detrazione per carichi di famiglia, restano valide le deduzioni/detrazioni (es. spese mediche, universitarie, welfare) se il familiare è a carico.
  • Clausola di salvaguardia estesa grazie al DL correttivo. La salvaguardia, già prevista per i figli over 30, viene estesa a tutti i familiari permette di portare in detrazione spese anche per chi non dà più diritto alla detrazione per carico.
  • Redditi e requisiti invariati. Per essere fiscalmente a carico, il familiare deve avere un reddito annuo non superiore a 2.840,51 €, o 4.000 € se figlio fino a 24 anni.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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