Con l’avvicinarsi del termine previsto per l’invio della Dichiarazione IMU 2025, i contribuenti proprietari di immobili in Italia devono prepararsi a uno degli appuntamenti fiscali più rilevanti dell’anno.
L’Imposta Municipale Propria (IMU) rappresenta infatti un tributo fondamentale legato alla proprietà immobiliare, e la dichiarazione IMU si configura come un passaggio obbligatorio per comunicare qualsiasi variazione che possa influire sul calcolo del tributo.
Scadenza della Dichiarazione IMU 2025
Dopo la scadenza dell’acconto IMU 2025 (16 giugno) c’è l’altro appuntamento. Il termine entro il quale deve essere trasmessa la Dichiarazione IMU 2025 è fissato al 30 giugno 2025. La scadenza riguarda tutte le modifiche intervenute nel corso del 2024 che abbiano effetto sulla determinazione dell’IMU.
Si tratta di una data da segnare in agenda, poiché rappresenta il confine oltre il quale scattano automaticamente sanzioni in caso di mancato adempimento.
Va sottolineato che l’obbligo non è generalizzato: la dichiarazione non deve essere presentata annualmente da tutti i proprietari, ma soltanto in circostanze specifiche, che coinvolgono modifiche sostanziali alle condizioni degli immobili.
Quando è obbligatorio presentare la Dichiarazione IMU 2025
L’obbligo dichiarativo sorge quando, durante l’anno d’imposta 2024, si sono verificate variazioni che incidono sull’assoggettabilità o sul calcolo dell’imposta. Ecco alcuni esempi concreti di situazioni che rendono necessaria la presentazione della Dichiarazione IMU 2025:
- esenzioni o riduzioni d’imposta: qualora l’immobile abbia beneficiato, ad esempio, dello sconto IMU per inagibilità o dell’esenzione per immobili occupati abusivamente, è indispensabile comunicare tale circostanza;
- mancata conoscenza da parte del Comune: qualora il Comune non disponga delle informazioni aggiornate per verificare la corretta applicazione dell’imposta. È il caso, ad esempio, di un terreno agricolo che nel 2024 è divenuto edificabile oppure di un immobile soggetto a locazione finanziaria.
Mutamento nella tipologia d’uso o della destinazione urbanistica: queste modifiche possono alterare la base imponibile e comportano l’obbligo di comunicazione.
Al contrario, se non sono intervenute variazioni rilevanti rispetto all’ultima dichiarazione presentata, e la situazione risulta invariata nel corso del 2024, non sarà necessario inoltrare una nuova Dichiarazione IMU 2025.
Modalità di trasmissione
La normativa offre diverse possibilità per procedere all’invio della dichiarazione, al fine di semplificare l’adempimento e garantire accessibilità a tutte le categorie di contribuenti. Le modalità disponibili sono le seguenti:
- online: attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando le credenziali digitali riconosciute (SPID, Carta d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi);
- presso gli uffici comunali: recandosi fisicamente agli sportelli del Comune dove è situato l’immobile oggetto della dichiarazione;
- tramite professionisti abilitati: è possibile delegare l’invio a intermediari fiscali come commercialisti, centri di assistenza fiscale (CAF) e altri soggetti abilitati.
Indipendentemente dalla modalità scelta, è raccomandato conservare copia della dichiarazione e la ricevuta di presentazione, poiché questi documenti possono risultare essenziali in caso di controlli futuri.
Nel caso in cui un immobile sia intestato a più soggetti, è ammessa la dichiarazione congiunta. Ciò consente di semplificare la trasmissione dei dati quando le condizioni soggettive e oggettive degli intestatari coincidono, evitando duplicazioni e facilitando la gestione documentale.
Dichiarazione IMU 2025: le conseguenze del mancato adempimento
Non rispettare la scadenza del 30 giugno 2025 può comportare sanzioni amministrative variabili. Le penalità dipendono dalla gravità dell’inadempimento e dal ritardo con cui viene sanata l’irregolarità.
Tuttavia, il legislatore consente di ricorrere al cosiddetto ravvedimento operoso Dichiarazione IMU, uno strumento che consente al contribuente di regolarizzare spontaneamente la propria posizione, beneficiando di una riduzione delle sanzioni. È importante agire tempestivamente, poiché più si dilata il tempo tra la scadenza e la regolarizzazione, minori saranno gli sconti sulle sanzioni applicabili.
Riassumendo
- La Dichiarazione IMU 2025 va presentata entro il 30 giugno 2025.
- È obbligatoria solo in caso di variazioni rilevanti nel 2024.
- Esenzioni, sconti o cambi di destinazione impongono la dichiarazione.
- Può essere trasmessa online, presso il Comune o tramite intermediari.
- Mancata presentazione comporta sanzioni, evitabili con ravvedimento operoso.
