730/2025, rimborso lontano: soldi bloccati fino al 2026 per questi contribuenti

Il rimborso 730/2025 non arriva per tutti allo stesso tempo: alcuni dovranno attendere fino al gennaio 2026.
4 settimane fa
2 minuti di lettura
rimborso 730 2026
Foto © Investireoggi

Con il periodo della dichiarazione dei redditi, molti contribuenti attendono con impazienza il momento in cui potranno ottenere il proprio rimborso 730. Tuttavia, i tempi e le modalità con cui viene erogato questo credito fiscale non sono uguali per tutti: a fare la differenza sono diversi fattori, tra cui la presenza o meno di un sostituto d’imposta, eventuali controlli dell’Agenzia delle Entrate e il canale attraverso cui si trasmette il modello.

Il Modello 730/2025: panoramica generale

Il Modello 730 rappresenta uno degli strumenti più utilizzati dai contribuenti italiani per dichiarare i redditi al fisco. Per il Modello 730/2025 (riferito all’anno fiscale 2024), la scadenza per la presentazione è fissata al 30 settembre 2025, sia per chi si avvale di un sostituto d’imposta che per chi sceglie di farne a meno.

La possibilità di accedere a un rimborso 730 dipende dalla presenza di un credito IRPEF (o addizionali regionali/comunali) che scaturisce, ad esempio, da oneri deducibili e detraibili, spese sanitarie, interessi passivi su mutui, o spese scolastiche. Ma l’erogazione del rimborso non segue un calendario univoco.

Differenze tra contribuenti con e senza sostituto d’imposta

Una delle principali discriminanti nelle tempistiche del rimborso 730 riguarda la figura del sostituto d’imposta. Si tratta del datore di lavoro per i lavoratori dipendenti o dell’ente pensionistico per i pensionati.

Con sostituto d’imposta

Nel caso in cui il contribuente indichi un sostituto d’imposta nella propria dichiarazione, il rimborso viene gestito direttamente da quest’ultimo. Nello specifico:

  • lavoratori dipendenti: il credito IRPEF viene restituito in busta paga, a partire dal mese di luglio 2025;
  • pensionati: il rimborso è incluso nel cedolino della pensione, generalmente tra agosto e settembre 2025.

Questa modalità è più rapida rispetto a quella gestita direttamente dall’Agenzia delle Entrate, poiché consente un accredito quasi automatico attraverso i flussi retributivi o pensionistici.

Senza sostituto d’imposta

Diverso è il caso di chi presenta il 730 senza indicare un sostituto d’imposta. Questa opzione, pur potendo essere scelta anche da chi ha tecnicamente un datore di lavoro, implica che l’eventuale rimborso venga gestito direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

In questa situazione:

  • il credito è versato sul conto corrente indicato in dichiarazione (mediante IBAN);
  • in assenza di comunicazione IBAN all’Agenzia Entrate, quest’ultima provvede con l’invio di un assegno vidimato.

Tuttavia, i tempi di erogazione in questi casi si allungano, rendendo il rimborso meno tempestivo rispetto a chi beneficia della trattenuta/erogazione diretta in busta paga o pensione.

Il ruolo dei controlli preventivi nel rimborso dal 730

Non sempre il rimborso 730 può essere effettuato con rapidità, anche in presenza di un sostituto d’imposta. Esistono infatti circostanze in cui l’Agenzia delle Entrate attiva dei controlli preventivi sulla dichiarazione. Questi controlli scattano quando si rilevano incoerenze nei dati dichiarati, come ad esempio la presenza di un credito da rimborsare superiore alla soglia di 4.000 euro.

Il compito dell’Amministrazione finanziaria è quello di verificare la congruità dei dati dichiarati rispetto ai parametri stabiliti.

Quando si attivano questi controlli, l’erogazione del rimborso 730 può slittare notevolmente.

Se la dichiarazione è soggetta a controllo preventivo, l’Agenzia delle Entrate ha tempo fino a quattro mesi dalla scadenza del 30 settembre 2025 per effettuare le verifiche. Di conseguenza, il rimborso non potrà essere erogato prima di gennaio 2026. È quindi importante, per chi si trova in questa situazione, non attendersi l’accredito nei mesi immediatamente successivi alla dichiarazione.

L’importanza della dichiarazione precompilata

Una via per ridurre i tempi di attesa e, in molti casi, evitare i controlli preventivi è l’accettazione della dichiarazione precompilata senza modifiche. Il sistema precompilato offerto dall’Agenzia delle Entrate consente infatti, a chi non apporta variazioni significative, di accedere a una sorta di “corsia preferenziale” per la lavorazione della pratica e l’erogazione del rimborso.

Questa opzione rappresenta una soluzione particolarmente utile per coloro che non hanno necessità di correggere o aggiungere voci alla dichiarazione, e consente di accorciare sensibilmente i tempi burocratici.

Riassumendo

  • Il rimborso 730 varia in base alla presenza del sostituto d’imposta.
  • Con sostituto, l’accredito arriva tra luglio e settembre 2025.
  • Senza sostituto, il rimborso arriva dall’Agenzia, ma con tempi più lunghi.
  • Controlli scattano se il credito supera 4.000 euro o ci sono incongruenze.
  • Con controlli, il rimborso può arrivare solo da gennaio 2026.
  • Accettare il 730 precompilato senza modifiche accelera i tempi di rimborso.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

ISEE e cartelle esattoriali
Articolo precedente

Un ISEE basso incide sulle cartelle esattoriali? Ecco come usare la DSU per alcuni vantaggi

ristrutturazione casa
Articolo seguente

Case in comodato. Come funzione il bonus ristrutturazione dopo i chiarimenti del Fisco?