200 milioni a fondo perduto: se hai uno di questi codici ATECO puoi fare domanda ma devi sbrigarti

Meglio affrettarsi a presentare la domanda per il contributo a fondo perduto riservato a determinate partite IVA
3 anni fa
1 minuto di lettura
200 milioni a fondo perduto solo per questi codici ATECO, meglio sbrigarsi

E’ attivo il contributo a fondo perduto per il rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio Previsto con il decreto Sostegni-ter (art. 2 decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4) che ha stanziato allo scopo risorse per 200 milioni di euro.

La misura è stata voluta per dare un sostegno a quelle partite IVA colpite dagli effetti negativi derivanti dall’emergenza Covid-19 e causati dai diversi provvedimenti restrittivi che si sono susseguiti nel tempo.

Per accedere al beneficio, tuttavia, i soggetti interessati sono chiamati a presentare specifica domanda.

La finestra si è aperta lo scorso 3 maggio 2022 ma è meglio affrettarsi visto che rimangono pochi giorni ancora.

Ovviamente non tutte le attività economiche sono interessate. Possono fare richiesta solo quelle pertite IVA che rispettano determinati requisiti e la cui attività è contraddistinta da specifico codice ATECO 2007.

Contributo a fondo perduto commercio al dettaglio: requisiti

Possono presentare domanda di accesso al contributo a fondo perduto le attività di commercio al dettaglio il cui codice ATECO rientra tra quelli individuati nella tabella allegata all’art. 2 del decreto Sostegni-ter.

Oltre questo requisito è altresì necessario rispettare (tutte) le altre seguenti condizioni:

  • l’ammontare di ricavi del 2019 non deve essere superiore a 2 milioni di euro
  • aver subito una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019
  • la sede legale od operativa deve trovarsi nel territorio dello Stato e risultare regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel Registro delle imprese
  • non essere
    • in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie
    • già in difficoltà al 31 dicembre 2019
    • destinatari di sanzioni interdittive.

La misura del beneficio

Il sussidio spettante è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2021 e l’ammontare medio mensile di quelli riferiti al periodo d’imposta 2019. In dettaglio, la citata percentuale da applicare è pari al:

  • 60%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a 400.000,00 euro
  • 50%, per partite IVA con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a 400.000,00 euro e fino 1.000.000,00 di euro
  • 40%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a 1.000.000,00 di euro e fino a 2.000.000,00 di euro.

Come ed entro quando fare domanda per il fondo perduto

Le modalità di accesso al contributo a fondo perduto e i termini di presentazione della domanda sono fissati dal decreto direttoriale MISE del 24 marzo 2022.

La richiesta può essere presentata fino alle ore 12:00 del 24 maggio 2022 (salvo proroghe). La procedura è quella informatica raggiungibile all’indirizzo all’indirizzo https://misedgiaicommerciodettaglio.invitalia.it.

Le domande NON sono trattate in ordine cronologico. Tutte le richieste, se corrette, saranno accolte e se le risorse sono insufficienti per accontentare tutti, il MISE (Ministero Sviluppo Economico) ridurrà in modo proporzionale l’importo teoricamente.

L’elenco dei beneficiari sarà pubblicato con apposito provvedimento sul sito del MISE stesso. Su sito sono pubblicate anche alcune FAQ sul contributo.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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