Compensi Google Adsense:  Chi utilizza il proprio sito web per ospitare spazi pubblicitari attraverso piattaforme che gestiscono spazi pubblicitari, come Google Adsense sono tenuti a dichiarare al Fisco italiano i proventi generati da tale attività. Devono indicare correttamente all’interno della propria dichiarazione dei redditi (730 o Unico) i guadagni percepiti da Google Adsense o altri sistemi.

Come funziona Google Adsense?

Google Adsense è uno strumento pubblicitario, offerto da Google, che permette ai titolari di un sito web di concedere l’inserimento di banner pubblicitari sul proprio sito, ricevendo un compenso in denaro (in base al numero di esposizioni o di click sull’annuncio) corrisposto con cadenza mensile.

Google opera in Europa attraverso Google Ireland Limited, una società con sede in Irlanda: Le fatture sono emesse a Google Ireland, e sono non soggette ad Iva ai sensi dell’articolo 7-ter del DPR n. 633/72.

Google Adsense: apertura della partita Iva

Per ospitare attività pubblicitarie sul proprio sito internet, o per vendere direttamente spazi pubblicitari all’interno di un sito web, la normativa fiscale prevede necessariamente l’apertura di una partita Iva, per l’esercizio di una attività commerciale. Questo, in quanto, tale tipologia di attività ha carattere continuativo, i banner pubblicitari sono presenti sul sito in maniera continuativa, e per questo non è possibile ricorrere alla prestazione occasionale, che per legge è limitata ad attività svolte per massimo 30 giorni l’anno, per massimo euro 5.000 lorde annue.

Se si esercita un’attività professionale di lavoro autonomo (avvocato, commercialista, geometra, architetto, informatico, consulente, etc.) con autonoma partita Iva, l’attività di gestione pubblicitaria tramite Google Adsense rappresenta un’attività accessoria, che dovrà essere comunicata all’Agenzia delle Entrate, attraverso l’indicazione di un secondo codice attività legato alla promozione di spazi pubblicitari in internet. I codici attività da utilizzare possono essere alternativamente:

  •  Codice attività Ateco 73.11.02 – Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari;
  •  Codice attività Ateco 73.12.00 – Attività delle concessionarie pubblicitarie.

Per questa attività accessoria è importante precisare che è escluso l’obbligo di pagamento dei contributi previdenziali se il professionista è già iscritto ad altra forma previdenziale.

Per chi non ha una partita Iva, è necessario avviare una vera e propria attività commerciale, per cui, oltre alla partita Iva è obbligatoria anche l’iscrizione al Registro delle Imprese, gestito dalla Camera di Commercio.

[tweet_box design=”box_09″ float=”none”]Google Adsnse, come mettersi in regola con il Fisco[/tweet_box]

Goggle Adsense: Costi di iscrizione partita Iva e Registro impresa

Per mettersi in regola con il fisco, ci sono dei costi da sostenere:

  • il costo dell’iscrizione al Registro delle imprese ammonta a euro 35,50 per diritti e bolli;
  • i costi per il diritto camerale di euro 88,00 se piccolo imprenditore e di €. 200,00 per gli iscritti nella sezione ordinaria.

Nel caso in cui il sito web sia gestito già da un’impresa commerciale, ad esempio un negozio che apre il proprio sito web, questi adempimenti saranno già stati effettuati, per cui basterà comunicare l’esercizio dell’attività di gestione di spazi pubblicitari, utilizzando i codici attività accessoria.

Per gli esercenti attività commerciale, oltre agli adempimenti amministrativi è anche obbligatoria l’iscrizione a una forma previdenziale. Le opzioni sono due presso l’Inps: la Gestione Separata o la Gestione Commercianti.

Ecco la differenza:

  • se l’attività svolta è al 100% di gestione di spazi pubblicitari, allora è obbligatoria la scelta della Gestione Commercianti dell’Inps;
  • se viene svolta sul web anche altra attività (web marketing, tecnico web, consulente informatico, etc.) e l’attività pubblicitaria tramite Google Adsense è soltanto accessoria, allora è prevista l’iscrizione alla Gestione Separata Inps.

Tra le due gestioni previdenziali Inps, la Gestione Separata è la più vantaggiosa poiché i contributi si pagano in base al reddito che si produce (con aliquota del 27,72% sul reddito imponibile), mentre, nel caso della Gestione Commercianti, c’è un minimo fisso all’anno da pagare a prescindere dal reddito (circa euro 3.361,41), oltre a contributi aggiuntivi al superamento di un reddito imponibile di circa euro 15.000.

La fatturazione a Google Adsense

Dal 1 gennaio 2013, è diventato obbligatorio, per tutti i soggetti passivi Iva stabiliti nel territorio nazionale emettere fattura anche per le operazioni carenti del requisito della territorialità, tra cui vi rientrano anche quelle relative alle operazioni svolte per Google Adsense.

Google Adsense svolge ogni attività dalla propria sede in Irlanda e, pertanto, secondo la legge fiscale in materia di Iva viene considerata un soggetto passivo comunitario. Google stessa, sul proprio sito, precisa che i pagamenti sono eseguiti da Google Ireland, azienda costituita ai sensi della legge irlandese. Secondo le direttive comunitarie e le leggi fiscali interne in materia di Iva, i servizi pubblicitari forniti a Google Adsense sono soggetti al meccanismo d’inversione contabile “Reverse Charge” Il regime Iva di inversione contabile “Revese Charge“ prevede che Google riceva la fattura in Irlanda senza l’apposizione dell’Iva da parte del soggetto italiano che emette la fattura. Google Adsense, infatti, non è tenuto a pagare l’Iva al proprio fornitore di servizi italiano, ma verrà assolta con particolari meccanismi contabili dalla società di Google in Irlanda. La fattura da emettere e spedire a Google dovrà essere così intestata:

  • Google Ireland, Gordon House, Barrow Street, Dublin 4, Ireland, Registration Number 368047 con indicazione della seguente Partita IVA IE6388047V.

Nella fattura, dopo la descrizione dei servizi effettuati, dovranno essere indicati i riferimenti alla normativa Iva relativi all’applicazione dell’inversione contabile. Sulla fattura dovrà essere indicata la dicitura “Revese Charge“, e facoltativamente potrà essere inoltre specificato quanto segue: “Operazione soggetta all’inversione contabile o VAT reverse charge in base all’art. 7-ter del DPR 633/72 assolta dal destinatario, Google Ireland, in conformità all’articolo 196 della Direttiva 2006/112/CE del Consiglio dell’Unione Europea e della Direttiva 2008/8/CE

Google Adsense: compilazione elenchi Intrastat

I contribuenti che vendono servizi pubblicitari a Google AdSense devono iscriversi obbligatoriamente al Vies, ed hanno anche l’obbligo di comunicare trimestralmente, se i compensi di Google Adsense non siano superiori a euro 50.000,00, diversamente le comunicazioni Intrastat sono mensili.

Gli elenchi Intrastat con tutte le prestazioni e gli importi a favore di Google Adsense indicando il codice

  • 631130 – Spazi pubblicitari in Internet.

Sono esclusi dall’adempimento Intrastat i contribuenti che operano con il cosiddetto “regime dei minimi”.

Google Adsense: compilazione della dichiarazione dei redditi

I proventi dei guadagni pubblicitari derivanti dall’uso di Google Adsense una volta fatturati devono essere riportati in dichiarazione dei redditi, all’interno del modello Unico. Il quadro del modello Unico varia a seconda dell’attività svolta dal soggetto, professionale o commerciale. In ogni caso, l’aspetto peculiare da tenere in considerazione è che, mentre i professionisti seguono un criterio di cassa nella determinazione dei compensi (fatturano soltanto i compensi incassati nel periodo d’imposta), i commercianti, invece, devono seguire il criterio di competenza economica, secondo il quale è necessario fatturare tutte le prestazioni inerenti a quel periodo d’imposta a prescindere dalla loro manifestazione finanziaria.

Per questo informazioni vi rimandiamo all’articolo:

Google Adsense: come vanno dichiarate le entrate nel modello UNICO o 730?