Un credito d’imposta per i videogame. Ecco chi può beneficiarne

Il bonus è pari al 25% del costo di produzione del videogame, fino a un milione di euro
3 anni fa
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Il credito d’imposta per la produzione di videogame potrà essere utilizzato per pagare imposte e contributi in F24 grazie al codice tributo “6977”.

A stabilirlo è l’Agenzia delle entrate con la risoluzione n° 26 dell’8 giugno 2022.

Il bonus è pari al 25% del costo di produzione del videogame, fino a un milione di euro.

Le disposizioni attuative del bonus erano state fissate in precedenza dal decreto 12 maggio 2021.

Il bonus videogame

Alle imprese che producono videogames spetta un credito d’imposta in misura pari al 25 per cento del
costo di produzione.

Il bonus è pari al 25% del costo di produzione del videogame, fino a un milione di euro.

Il bonus spetta per investimenti per la produzione di videogames  di nazionalità italiana e che sono riconosciuti dall’apposita Commissione, tramite domanda preventiva,  come opere di valore culturale. Opere che devono contribuire  allo sviluppo della creatività italiana ed europea nei videogiochi attraverso elementi di qualità, originalità e innovazione tecnologica e artistica.

Sono ammessi al bonus i produttori di videogiochi:

  • che hanno sede legale nello Spazio economico europeo;
  • al momento dell’utilizzo del beneficio, sono soggetti a tassazione in Italia per
    effetto della loro residenza fiscale ovvero per la presenza di una stabile organizzazione
    in Italia, cui sia riconducibile l’opera audiovisiva cui sono correlati i benefici;
  • che hanno un capitale sociale minimo interamente versato e un patrimonio netto non inferiori, ciascuno, a diecimila euro, sia nel caso di imprese costituite sotto forma di società di capitale sia nel caso di imprese individuali di produzione ovvero costituite sotto forma di società di persone;
  • diversi da associazioni culturali e fondazioni senza scopo di lucro;
  •  in possesso di classificazione ATECO 62 o 58.2.

Approvati i codici tributo

Dopo l’approvazione del decreto attuativo del bonus, mancava ancora il codice tributo per l’utilizzo del credito d’imposta in esame.

Ebbene, il credito d’imposta per la produzione di videogame potrà essere utilizzato per pagare imposte e contributi in F24 grazie al codice tributo “6977”.

A stabilirlo è l’Agenzia delle entrate con la risoluzione n° 26 dell’8 giugno 2022.

Il codice tributo “6977”, denominato “credito d’imposta a favore delle imprese di produzione dei videogiochi – art. 15 della legge 14 novembre 2016, n. 220”, trova posto nella sezione “Erario” del modello F24, nella colonna “importi a credito compensati”, oppure, nei casi in cui il contribuente debba procedere al riversamento dell’agevolazione, nella colonna “importi a debito versati”. Il campo “anno di riferimento” è valorizzato con l’anno cui si riferisce il credito, nel formato “AAAA”.

I controlli dell’Agenzia delle entrate

La stessa risoluzione ribadisce che la Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della cultura comunica
telematicamente all’Agenzia delle entrate, entro il giorno 5 di ciascun mese:

  • i dati dei soggetti ai quali, nel mese precedente, è stato riconosciuto il credito d’imposta con i relativi
    importi, nonché
  • le eventuali variazioni, revoche e cessioni intervenute o accettate in detto mese.

L’Agenzia delle entrate verifica che i contribuenti stessi siano presenti nell’elenco dei beneficiari trasmesso dalla Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della cultura. La verifica riguarda anche il corretto utilizzo del credito d’imposta.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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