Tutte le strade alternative che puoi provare per cedere il credito

Ecco tutte le strade alternative che puoi provare per cedere il credito. Entriamo nei dettagli e vediamo di quali si tratta.
2 anni fa
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cessione bonus edilizi
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“Come fai a immaginare un cammino – una destinazione, addirittura – se la strada non c’è? Se non la vedi, la strada, e uno ti chiede dove stai andando, cosa rispondi? Sto qui, intanto“, afferma Concita De Gregorio. In effetti è difficile riuscire ad intraprendere un cammino senza sapere quale strada percorrere.

Un aspetto, quest’ultimo, che si riflette negli ambiti più disparati della nostra vita. Ne sono un chiaro esempio i vari incentivi messi in campo dal governo che presentano dei requisiti ben specifici per poter essere usufruiti.

Se tutto questo non bastasse, per poter beneficiare dei vari bonus bisogna seguire degli iter burocratici spesso particolarmente complessi.

Nel caso in cui non si riesca a rispettare le varie modalità e tempistiche richieste, ecco che si rischia di perdere il diritto a delle interessanti agevolazioni. A rendere tutto ancora più complesso i vari cambiamenti normativi, che contribuiscono ad aumentare i dubbi. Basti pensare al clima di incertezza che aleggia sui vari bonus edilizi, compreso il Superbonus 110%, che hanno portato diversi istituti di credito a non accettare le nuove pratiche di cessione del credito.

Tutte le strade alternative che puoi provare per cedere il credito

Proprio soffermandosi sulle pratiche di cessione del credito, è bene sapere che vi sono delle strade alternative da poter intraprendere. Dove non interviene lo Stato, infatti, giungono in soccorso in molti casi Comuni, Province e Regioni. Al fine di permettere ai cittadini e alle imprese edili di poter continuare a beneficiare delle detrazioni edilizie, molti enti locali hanno deciso di entrare in campo sbloccando loro stessi le cessioni dei crediti.

Tra le prime Regioni ad agire si annovera la Sardegna che con la Finanziaria regionale ha annunciato di voler acquistare i crediti edilizi. Una decisione che in seguito è stata presa anche da altre Regioni come Piemonte, Abruzzo, Lazio, Liguria, Puglia, Umbria e Veneto.

Il Piemonte acquisirà cessioni del credito per 50 milioni annui

Soffermandosi sul Piemonte, ad esempio, ha annunciato di voler acquistare 50 milioni di credito l’anno per lavori svolti nella Regione e non oggetto di contenzioso. A tal proposito, così come si evince dal sito ufficiale della Regione, il presidente Alberto Cirio e l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano hanno sottolineato come:

“I bonus edilizi  hanno visto una partecipazione numerosa proprio grazie alla possibilità di realizzare i lavori senza sovraesporsi economicamente attraverso la cessione del credito a banche e intermediari finanziari che anticipano gli importi necessari ai lavori. Oggi però la possibilità di usarli ha avuto un forte arresto, perché banche e intermediari hanno acquisito un numero molto elevato di crediti e non vengono più autorizzare nuove pratiche. Questo ha reso molto più difficile accedere ai bonus. Ritenendo però i bonus una misura utile sia per il settore dell’edilizia, sia per tutto il territorio dato che incentiva interventi di natura eco sostenibile, la Regione ha deciso di intervenire acquisendo parte di questi crediti“.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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