Truffe WhatsApp in arrivo: quando ancora si parla delle ultimissime da Carrefour e da Ikea, ecco che giungono due nuove minacce, entrambe particolarmente insidiose. WhatsApp rappresenta indubbiamente la chat di messaggistica istantanea più diffusa al mondo e, proprio per questo, i pirati informatici cercano costantemente di mettere in campo truffe per ‘rubare’ i dati personali e, soprattutto, i dati bancari o connessi a carte di credito. L’attenzione deve essere sempre elevatissima e la regola aurea per difendersi è essenzialmente una sola: non aprire mai nessun link che arriva da profili che non conosciamo.

Ecco, allora, quali sono le ultime due truffe WhatsApp che stanno mietendo, secondo la Polizia dello Stato, già alcune ‘vittime’.

Intanto, ecco un’altra segnalazione: WhatsApp di nuovo a pagamento? Attenzione alla truffa.

Truffe WhatsApp: la Caritas e l’aiuto ai migranti

La prima truffa WhatsApp che sta girando in questi ultimissimi giorni riguarda un messaggio che sembra arrivare dall’Arcidiocesi di Cagliari. Chi, del resto, non si fiderebbe della Caritas? Si tratta di un’operazione veramente deprecabile nella misura in cui sfrutta un dramma umano reale: si invita, infatti, a fare donazioni alla Caritas di Cagliari per permettere l’acquisto di beni di prima necessità per i migranti che arrivano in Italia e che vivono situazioni di sofferenza. L’Arcidiocesi di Cagliari, comunque, ha emanato immediatamente un comunicato in cui sottolinea che non è in atto alcuna raccolta di fondi o di beni di prima necessità per gli ultimi migranti arrivati sulle coste sarde. Attenzione, dunque: la generosità, in questo caso, non paga. Si rischiano tutti i dati personali e bancari.

Intanto, ecco un’informazione sempre utile: come cancellare un messaggio di Whatsapp dopo averlo inviato.

Truffe WhatsApp: anche CartaSì nel mirino degli hacker

La seconda truffa WhatsApp che sta circolando in queste ore riguarda una notissima compagnia di credito, si tratta di CartaSì e il pericolo è ancora più elevato.

Secondo quanto scoperto dalla Polizia di Stato, gli hacker stanno mettendo in campo un attacco a 360°: non solo attraverso messaggi di WhatsApp, ma anche mediante SMS e e-mail. La comunicazione degli hacker che si spacciano per rappresentanti di CartaSì è la seguente: si richiederà di cliccare su un link, mediante il quale si sarà reindirizzati su una pagina web nella quale si chiede l’inserimento dei dati della propria carta di credito. Qualora fosse capitato di ‘cascarci’, l’unica soluzione possibile e immediata è quella di chiedere il blocco delle transazioni. Anche in questo caso, ovviamente, vale la regola aurea: non aprite alcun link, anche se sembra ‘meritorio’ come nel caso della Caritas.