Eccola qui la trovata che non ci aspettavamo, nasce Vativision, una piattaforma streaming in stile Netflix o Disney+ che però, come si evince già dal titolo, è dedicata al mondo del cattolicesimo, o almeno così sembrerebbe, anche se i protagonisti della vicenda sembrano voler stranamente prenderne le distanze.

Vativision, dall’8 giugno

L’8 giugno scatta l’ora di Vativision, ma Paolo Ruffini, prefetto del dicastero vaticano per la Comunicazione, prende nettamente le distanze affermando che sarà un’emittente laica e soprattutto non è di proprietà né del vaticano, né della Chiesa in generale, ma di un imprenditore esterno.

Ecco le parole del portavoce: “Noi vediamo con favore questa iniziativa fatta da cattolici, da cristiani e da esperti dell’audiovisivo che hanno la loro responsabilità nel valutare cosa scegliere cosa non scegliere e offrirlo come qualsiasi editore. Noi abbiamo prodotto documentari che siamo contenti che Vativision metta nel catalogo, e così sarà per produzioni di Tv2000, ma l’editore è libero di fare le sue scelte. Il Vaticano guarda con favore a questa iniziativa ma non è né il censore né il detentore della linea editoriale”. 

Insomma, un’iniziativa che si prefigge di essere nella forma distaccata dalla realtà del Clero, ma che parla comunque fortemente ai suoi fedeli ed è fatta di e per cattolici, anche se naturalmente tutti potranno seguirla. Non ci sarà nessun abbonamento, ma non pensate che sia gratis, anzi all’opposto, la piattaforma avrà Olande formula del Pay-per-view, ovvero scegliere tra il catalogo on demand i contenuti preferiti e pagarli singolarmente qualora li si volesse vedere. La piattaforma sarà visibile su smart tv, tablet, smartphone, set top box e naturalmente sul web.

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