Giovedì 21 giugno 2018, una data da ricordare, il calendario astronomico indica che è arrivato il momento del solstizio d’estate. Se siete tra quei cinici che poco danno importanza agli eventi delle stelle, ebbene dovrete ricredervi, poiché stavolta l’impatto sarà anche pratico, visto che sarà il giorno più lungo dell’anno.

Oggi c’è il solstizio d’estate, tante ore di luce

Oggi il sole si ferma, per usare un’immagine poetica ispirata all’origine etimologica del termine stesso che appunto, in latino, solstitium significa proprio questo.

 Ogni anno il solstizio cade in un orario diverso e quindi può arrivare, come anche gli equinozi, in date diverse. Dipende dallo spostamento dell’asse attorno al quale la Terra ruota. Lo spostamento provoca un arretramento di 6 ore ogni anno che si azzera con gli anni bisestili. Questa volta l’ora X, almeno per quanto riguarda l’Italia, è fissata per le 12:07. Ciò che forse però più fa felici è la durata davvero record delle ore di luce, ben 15 ore e 14 minuti.

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La vetta, l’apice massimo si raggiunge oggi: il solstizio d’estate sancisce il giorno in cui il Sole raggiunge il punto più settentrionale, già da domani 22 giugno quindi partirà il procedimento inverso, con il picco del sole che sposterà sempre più a sud, raggiungendo l’apice con il solstizio d’inverno che cadrà invece il 21 dicembre. Quando si parla di stelle e soprattutto della stella per eccellenza, ovvero il nostro sole, attorno al quale tutto ruota, ovviamente si scatenano anche credenze e tradizioni.

Le culture del passato sono state fortemente influenzate dal solstizio d’estate, ma anche oggi nel mondo questa giornata è particolarmente sentita, se non addirittura celebrata. A dire il vero, dalle nostre parti in Italia, non ha tutto questo risalto, poiché preferiamo concentrare il clou dell’estate a ferragosto, il 15 di agosto e soprattutto altre ricorrenze dedicate alla fede cristiana.

In tante altre nazioni invece è considerata una delle feste celebrate ufficialmente, tra queste spiccano la Svezia, la Romania, la Grecia e altre ancora.

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