Ci siamo arrivati, vivi e incolumi, sopravvivendo ad apocalissi immaginarie, in un mondo che di certo non sarà quello immaginato da Robert Zemeckis, ma che vi si avvicina sotto molti aspetti: oggi è il 21 ottobre 2015, è il giorno in cui Marty McFly arriva nel futuro, che alla fine è il nostro presente. Tra celebrazioni in tutto il mondo e curiosità spiattellate sui media, oggi non si parla di altro. Anche di un possibile quarto episodio che però, forse, non ci sarà mai. Marty McFly arriverà alle 16.29 di oggi e il mondo lo accoglierà a braccia aperte.

No, non abbiamo bevuto, ma l’attesa per questo evento è a dir poco straordinaria: non ci sarà nessun McFly a bordo della DeLorean, ci saranno però proiezioni e feste dedicate a una delle trilogie cinematografiche più amate di tutti i tempi: quel Ritorno al Futuro che ci ha tanto appassionati al punto tale da festeggiare il Back to the Future Day. Per l’occasione, Christopher Lloyd ha rivestito i panni di Doc Emmett  Brown in un video dove ci dice che il futuro non è scritto e che siamo noi a scriverlo ogni giorno e lo scopo è scrivere sempre ottime pagine.   [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=JwL0HZSc2Sc[/youtube]   Anche noi vogliamo celebrare il 21 ottobre 2015 elencandovi 8 cose che forse ancora non sapete sulla trilogia di Ritorno al Futuro. Cominciamo allora questo piccolo viaggio.  

Le profezie

Nel 21 ottobre del 2015 di Ritorno al Futuro c’erano le macchine volanti e le pompe di benzina automatizzate, così come le maniche delle giacche autoregolanti. Lo Squalo è arrivato al diciottesimo episodio, ma in realtà la saga è terminata molto prima. I fax continuano a essere utilizzati e internet ancora non esiste. Le banane, poi, hanno preso il posto della benzina, ma purtroppo neppure questo si è realizzato, così come non vediamo ancora ologrammi al posto delle locandine cinematografiche.

Nel film, che ricordiamo essere il secondo episodio della trilogia, vediamo invece le scarpe autoallaccianti, di cui Nike ha realizzato un prototipo in omaggio alla trilogia (vale lo stesso?) così come l’hoverboard volante, su cui molte aziende si sono fiondate per realizzarlo, e perfino Pepsi ha deciso di rendere omaggio al film realizzando la bottiglietta che si vede in Ritorno al Futuro 2. Si vedono poi occhiali speciali che somigliano tanto agli smart glasses prodotti da Google, si vedono i droni che oggi spopolano e allo stesso tempo elettrodomestici intelligenti, come il forno capace di idratare il cibo nel giro di qualche istante.   scarpe-autoallaccianti  

La bufala della bufala

C’è anche chi ha provato a rovinare la festa del 21 ottobre 2015, affermando come in realtà la ricorrenza fosse sbagliata. Sui principali social network hanno cominciato così a girare alcuni fotomontaggi con le date cambiate: si andava dal 5 luglio 2010 al 27 luglio del 2012, passando per altre date realizzate con fotomontaggi creati ad arte per portarsi dietro folle che, magari senza aver visto il film, spacciavano come bufala quella del 21 ottobre 2015. Beh, ragazzi, riguardatevi il film e fermate al momento giusto: non ci vuole una laurea per farlo.   21-ottobre-2015  

DeLorean: una macchina? No, un frigo

Come ben saprete, ogni film ha diverse versioni della sceneggiatura originale. In una delle prime c’erano cambiamenti significativi rispetto al film che conosciamo oggi. Quello più importante riguarda senza dubbio la DeLorean, che nella versione iniziale dello screenplay del primo episodio avrebbe dovuto essere un frigorifero da portare in Nevada che avrebbe poi proiettato i protagonisti nel presente grazie alla spinta dell’energia nucleare prodotta da un test atomico. La scelta virò infine sulla macchina perché il regista Zemeckis temeva che la scena di chiudersi in un frigo avrebbe provocato imitazioni nella vita reale andando così a provocare diversi incidenti.

Fortunatamente, nessuno ha provato a imitare la scena in cui la DeLorean sfreccia a una velocità pazzesca per viaggiare nel tempo.   delorean  

Michael J. Fox non ritorna al futuro

Riuscireste oggi a immaginare la trilogia di Ritorno al Futuro senza Michael J. Fox? Beh, in un universo parallelo probabilmente è accaduto e al posto dell’attuale protagonista c’è Eric Stoltz: fu infatti questi a essere chiamato dopo che Michael J. Fox – la prima scelta – aveva dato la propria indisponibilità perché impegnato nella serie tv Casa Keaton. Stoltz però era inadatto secondo Zemeckis a interpretare il ruolo di McFly e così il regista decise di stravolgere la produzione convincendo McFly a tornare, il quale accettò dando però la disponibilità prioritaria a Casa Keaton.   eric-stoltz  

Il no della Disney

Poteva una casa come la Disney accettare di avere nel proprio carnet un film che parlasse di un eventuale incesto, come quello tra Marty e la madre? Naturalmente no. E così la sceneggiatura girò abbastanza finché Spielberg non si mise in mezzo e fu decisivo affinché Universal Studios accettasse. Oggi i tipi di Universal ridono come matti.  

Se non ci fosse stato Christopher Lloyd

Anche Christopher Lloyd titubò sul suo personaggio: inizialmente non era convinto di interpretare il ruolo di Doc e fu la moglie a essere decisiva affinché decidesse di sì. Probabilmente la sta ancora ringraziando. Certo, se non ci fosse stato Lloyd chi ci sarebbe stato? John Lithgow: dimenticatevi il Trinity Killer della quarta stagione di Dexter, anche Lithgow ha una faccia perfetta da Doc. Certo, Lloyd rimane insuperabile, e fortunatamente le cose si sono evolute come le conosciamo oggi.

john-lithgow

Un titolo diverso

Se le cose non fossero andate come sono andate, oggi potremmo festeggiare la trilogia di Spaceman from Pluto anziché quella di Ritorno al Futuro: il primo era infatti un titolo provvisorio che avrebbe dato un tocco fantascientifico in più al film, oltre a essere un riferimento che compare nei primi momenti del film.

Poi si decise per Ritorno al Futuro, e possiamo oggi dire che fu una scelta più che azzeccata.   

Chicago Cubs

Ok, questa potrebbe far parte del capitolo delle profezie, ma è così incredibile che a nostro avviso merita un capitolo a parte. Nel film, infatti, si viene a sapere che la squadra di baseball dei Chicago Cubs aveva vinto le World Series. Visto che la squadra non vince alcun trofeo dal 1907, era piuttosto una battuta per divertire il pubblico americano. Eppure, a oggi, i Chicago Cubs dominano la classifica della National League e si sono qualificati alle World Series. Chissà se alla fine ne usciranno vincitori…   chicago-cubs