I videogiochi, così come i fumetti e altre opere di cultura popolare da molti considerata minore solo perché erroneamente reputata un intrattenimento per bambini e adolescenti, sono spesso stati considerati media capaci di influenzare la mentalità degli utenti e spingerli a commettere atti violenti, a diminuire il loro tasso di sensibilità e a far cancellare nelle loro teste il concetto stesso di violenza. Ovviamente le cose non stanno così e se approfondite un po’ la questione arriverete alla conclusione che la maggior parte delle critiche proviene da persone (spesso di alto rango) che a quel particolare videogioco non hanno mai giocato.

Ciononostante ci è sembrato divertente fare un elenco dei videogiochi più scandalosi e censurati della storia: alcuni li conoscerete sicuramente, mentre di altri probabilmente non ne avete mai sentito parlare. Ne abbiamo selezionati 10, che in quanto a stragi, stermini, sangue, violenza ed erotismo non scherzano proprio. Scopriamoli tutti. 

 

TI POTREBBE INTERESSARE

I migliori videogiochi in uscita a marzo 2014: da Titanfall a Metal Gear Solid V

 

I 10 videogiochi più scandalosi (e censurati) di tutti i tempi

  • Carmageddon: lo abbiamo messo in cima, perché di certo non è una sorpresa. In Carmageddon lo scopo era quello di guidare un’auto e investire i pedoni. Naturalmente la cosa fece scalpore e in molti Paesi il gioco venne censurato; i pedoni vennero sostituiti da zombie e il sangue divenne verde, mentre in Germania le povere vittime furono sostituite dai robot. In Italia, invece, fu il primo videogioco a essere esaminato dal Parlamento. Sul banco degli imputati la sua dubbia morale e la violenza grafica e sanguinolenta in grado di rendere i giocatori insensibili a qualsiasi tipo di violenza. 
  • Postal 2: che dire? Un campionario d’armi vastissimo, la possibilità di orinare sulla gente (per poi magari tagliargli la testa), in aggiunta a riferimenti omofobici (uomini calvi e barbuti vestiti da donna), razzisti e offensivi nei confronti degli animali sono stati sufficienti per far salire Postal 2 in cima alle classifiche dei videogiochi più violenti e scandalosi di tutti i tempi. Lo scopo è uccidere, ma ciò che scandalizza di più è come lo fai. 
  • Call of Duty: Modern Warfare 2: anche un CoD è stato oggetto di censura, a causa di una scena ambientata in un aeroporto in cui la missione prevedeva una strage di civili. Naturalmente la scena venne censurata in molti Paesi e perfino abolita. I civili devono restare integri: non è un caso che in giochi come “Call of Juarez: The Cartel” e in altri le troppe uccisioni di civili ti condannano alla sconfitta. 
  • Wolfenstein 3D: i riferimenti alla Germania nazista crearono molto scalpore in Germania, tanto che il gioco per Nintendo venne bandito. Uno dei primi sparatutto dotato di una grafica essenziale a provocare clamore: in alcuni Paesi i cani vennero sostituiti dai ratti mentre il sangue divenne sudore. Ciò bastò a ridicolizzare un po’ il videogioco, che resta comunque uno dei primi esempi quando si parla di censura dei videogiochi. 
  • Medal of Honor: nel multiplayer era inclusa la possibilità di impersonare un membro dell’esercito talebano. Con la guerra in corso, molte famiglie che avevano i propri figli al fronte, scrissero a EA accusandola di scarsa moralità. La società cambiò così il gruppo di Talebani con Forze d’Opposizione e tutti vissero felici e contenti. 
  • Fallout 3: le mutilazioni hanno rappresentato il primo elemento passabile di censura in molti Paesi, ma non sfigurano anche le scene di schiavitù e cannibalismo. In India, inoltre, il gioco è stato censurato perché in una scena si mostrava una mucca con due teste (frutto della guerra nucleare). 
  • Bully – Canis Canem Edit: l’inneggio al bullismo, vista la trama del gioco, è lampante sin dal titolo, che infatti è stato poi cambiato in Canis Canem Edit, traduzione latina di “Cane mangia cane”. L’accostamento tra violenza e adolescenza non è piaciuto a molti Paesi: mentre gli Stati Uniti hanno aspettato la sentenza di un giudice prima di commercializzarlo, il Brasile ne ha chiesto il ritiro per gli eccessivi contenuti violenti, mentre l’Australia, da sempre reticente nei confronti dei videogiochi per adulti, ne ha vietato la vendita. 
  • Manhunt: avete presente un mattatoio? Ecco, è così che si presenta Carcer City in questo videogioco molto violento e censurato da ogni parte del mondo, sfondo ideale per uno snuff movie dove il protagonista, sfuggito alla pena di morte, ne è protagonista. Pensi allo snuff movie e subito ti vengono in mente due parole: violenza raccapricciante. Rockstar Games ci è andata giù pesante, ma rischiando: molti lo hanno comunque definito un vero e proprio capolavoro nel suo genere. Un genere poco trattato, viste le consuete controversie che seguono a titoli del genere. 
  • RapeLay: vi diciamo solo che il genere di questo videogioco giapponese è erotico e che il protagonista è uno stupratore che deve violentare una donna e le sue due figlie. Erotismo e violenza sessuale: bastano per citarlo come uno dei videogiochi più scandalosi di sempre?
  • Harvester: concludiamo questo elenco con il videogioco più violento che sia mai stato creato. Il titolo è emblematico già di per sé e vi possiamo trovare incesti, omicidi, violenze di ogni tipo anche contro donne, vecchi e bambini, prostituzione esplicita ed erotismo allo stato puro. Grafica anni Ottanta, musiche leggermente monotone, alcuni elementi che fanno pensare al cinema di David Lynch (famiglia bigotta, misteriosi individui) e tante prove che vi manderanno in pappa al cervello, tanto da far diventare questo titolo un “videogioco maledetto”.

 

E voi avete mai giocato a uno dei giochi presenti in elenco? Cosa ne pensate? Se volete segnalarci un altro videogioco censurato o da voi ritenuto scandaloso, lasciateci un commento!