Dallo Store Android è possibile trovare chicche che a volte risultano essere piacevoli sorprese, mentre per altre app bisogna affidarsi ai trend. E qual è nell’ultimo periodo l’applicazione più interessante presentata nella vetrina di Google? Un buon metro di giudizio è sicuramente dare uno sguardo al numero di download, ed ecco che facciamo la conoscenza di Files, l’app di big G che promette funzioni davvero interessanti, vediamo quali.

App Files di Google

Come dicevamo, sapere quante volte è stata scaricata un’app può essere un indizio della sua efficacia, o forse è il vero e unico parametro che realmente conta.

E quante volte è stato effettuato il download di Files? Ebbene, il numero è impressionante, si è già infatti superato il miliardo di download. Solo pochi mesi fa aveva raggiunto quota 500 milioni, ma in poco tempo ha addirittura raddoppiato.

Qual è il segreto del successo di questa app? Forse tale informazione sta tutta nel suo stesso scopo. Files infatti è un’app che va oltre la semplice gestione dei file salvati nella memoria, cosa che può essere fatta da un normalissimo file manager qualsiasi. Con Files infatti è possibile attuare tutta una serie di funzioni che rendono l’app davvero molto utile, ad esempio la geature che permette di riconoscere automaticamente file temporanei, file duplicati o anche file vecchi, ossia quelli di cui non si fa più utilizzo ed è consigliabile rimuovere dallo Storage.

Files, dispositivi supportati

Prima nota come Files Go, ora Files sembra godere di un successo quasi senza precedenti. Come spiegare questo incredibile exploit? Uno dei motivi della popolarità di questa app probabilmente sta anche nel fatto che sugli smartphone Android di alcuni OEM è istallata di default. In ogni modo, se ancora non l’avete provata, potrebbe essere arrivato il momento di farlo. Vi basta avere come OS da Android 5.0 Lollipop in sù e appena 11 MB di spazio libero per poter installare l’app dal Play Store.

Potrebbe interessarti anche Clubhouse Payments, la funzione che permette agli utenti di pagare i creativi