E’ un momento di tensione ma anche di grandi novità quello che il mondo dei social stanno vivendo. Dopo la diatriba tra Trump e Twitter, ora è la volta di Facebook. Il popolare re dei social segnalerà ai suoi iscritti quali sono i siti di informazione che vengono controllati dal Governo nazionale.

Facebook e l’informazione

L’informazione è controllata dal Governo? Pare proprio di sì, e Facebook non usa mezze parole per evidenziarlo, anzi si fa addirittura portavoce di voler smascherare questa sorta di complotto mediatico.

La segnalazione sta già avvenendo tramite le Pagine, nella Libreria Annunci e nella sezione Trasparenza della Pagina, dove è possibile appunto raccogliere informazioni in merito al proprietario della pagina.

Nel caso di un giornale, ovvero della sua versione online, verranno a breve inserite eventuali ingerenze da parte del Governo del paese in questione, così da rendere il lettore conscio dei feed ricevuti in merito a qualche determinata notizia che potrebbe essere stata “accomodata” per ragioni politiche. Si tratta di una scelta decisamente singolare, al tempo stesso inquietante e coraggiosa. Ma possiamo ritenerci tranquilli in merito a questa sorta di supervisione da parte di Facebook?

La task force che Zickemberg sta organizando sarà imparziale o punterà il dito solo verso quei governi politicamente scomodi? Insomma, ci sarà il medesimo controllo anche per gli USA? Al momento possiamo dire, assolutamente sì, anche perché l’idea nasce proprio per le elezioni americane che (forse) si terranno a novembre. Si spera però che poi anche in seguito tale controllo rimarrà invariato per il proprio paese e che non si limiti poi soltanto a controllare quel che fa l’informazione in Cina. Ad ogni modo, l’antico quesito di Giovenale, rilanciato poi negli anni 80 da Alan Moore, è ancora attuale: “chi controlla i controllori?”.

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