Si torna a parlare di Facebook e dei dati degli italiani trafugati. Una notizia ormai vecchia, direte voi, che senso ha parlarne ancora? Innanzitutto perché ci sono nuove indiscrezioni a riguardo, ma soprattutto perché vogliamo offrire qualche suggerimento per evitare che la faccenda si ripeta, o quanto meno che ci si possa difendere.

Facebook, dati trafugati

35 milioni di italiani sono stati attaccati da hacker su Facebook. Il social ha subito un clamoroso attacco mondiale nel 2019, e praticamente un italiano su 2 ha visto i suoi dati esposti.

La faccenda era nota, se ne era soprattutto parlato a gennaio di quest’anno, quando era salita alla ribalta. In quel periodo le informazioni trapelate (nome e cognome, numero di telefono, indirizzo mail) erano in vendita su Telegram. Perché se ne parla di nuovo?

Semplice, perché ora addirittura quelle notizie trafugate dal nostro account, sono addirittura gratis. Il database infatti è ora disponibile senza la necessità di pagare alcun compenso al cybercriminale, basta avere un minimo di conoscenze tecniche per scaricarlo. Gli esperti ci dicono che, se si incrociano i dati trafugati da Facebook, con quelli trafugati da ho.mobile, l’operatore che ha subito un medesimo attacco qualche mese fa, si può addirittura risalire all’indirizzo di casa della persona.

Facebook, come difendersi dagli hacker?

Gli esperti suggeriscono di dare uno sguardo al famoso sito pwned per scoprire se siamo stati colpiti. Qui è possibile vedere se la mail e il numero di telefono sono stati violati. Il suggerimento in questo caso è di evitare di utilizzare questo stesso numero di telefono per l’autenticazione a due fattori, qualora il numero in questione sia stato violato. Per completare l’opera vi invitiamo a prendere visione di tutte le informazioni che Facebook sa di voi, il grande database che contiene tutte le voci relative alla vostra persona:

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